Omicidio Isola Capo Rizzuto, ucciso un imprenditore 67enne con alcuni colpi di pistola alla testa: arrestato il nipote 16enne. Come riporta Quotidiano.net, la vittima è Giuseppe Caterisano: all’origine del delitto dissidi di natura economica in ambito familiare, con il killer che ha confessato al termine di un lungo interrogatorio. I carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, con l’ausilio dei colleghi del Comando Provinciale di Crotone, avevano individuato e fermato ieri il sedicenne: sottoposto dai militari dell’Arma al test dello STUB per verificare se ci fossero delle tracce di residui di sparo, il ragazzo è rimasto in caserma e, dopo una lunga notte di fronte alle forze dell’ordine, ha ceduto e ha confessato l’omicidio. Il sedicenne ha fatto ritrovare la possibile arma utilizzata per il delitto, una pistola calibro 9. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
OMICIDIO ISOLA CAPO RIZZUTO
Ancora un fatto di sangue nel in provincia di Crotone dove, nel pomeriggio di oggi, si è registrato un omicidio a scapito di un noto imprenditore. La vittima è il 67enne Giuseppe Caterisano coinvolto in quello che è già stato definito un vero e proprio agguato in piena regola. L’uomo è stato ucciso sull’uscio della sua abitazione nella cittadina di Isola Capo Rizzuto, nei pressi del lungomare. Secondo le prime informazioni trapelate dai quotidiani locali tra cui CN24tv.it, qualcuno avrebbe bussato alla sua porta di casa e appena la vittima ha aperto avrebbe esploso diversi colpi di pistola, freddando l’imprenditore, che ovviamente è morto sul colpo. Uomini della squadra mobile e carabinieri di Crotone sono prontamente giunti sul posto ma del killer neppure l’ombra. I militari indagano attualmente a 360 gradi senza escludere alcuna ipotesi. Cosa avrebbe spinto il killer dell’imprenditore crotonese ad agire oggi al punto da bussare indisturbato alla sua porta ed ucciderlo? Saranno gli investigatori a fare luce sull’ennesimo agguato.
IMPRENDITORE UCCISO IN AGGUATO: GIALLO SUL MOVENTE
La vittima dell’agguato di oggi abitava da sola nell’appartamento quando è giunta la persona non identificata che ha bussato alla sua porta, uccidendolo sul colpo. Giuseppe Caterisano si lasciava alle spalle dei precedenti: nel 2013, infatti, fu arrestato per una faccenda di armi e droga. Durante una perquisizione dei carabinieri fu trovato in possesso di una pistola 7.65 con matricola punzonata e con quasi 250 grammi di marijuana nascosti in un vaso. Secondo Quotidiano del Sud, l’agguato si sarebbe consumato in contrada Capo Bianco e l’uomo sarebbe stato raggiunto da 4 o 5 colpi di arma da fuoco. Il movente resta sconosciuto anche se chi indaga non esclude un collegamento con i fatti che vedono coinvolto il fratello Massimo Diego, imputato nel processo Stige per il tentato omicidio di Alex Gabin, imprenditore tedesco, risalente all’ottobre di tre anni fa. Le indagini in corso permetteranno di fare chiarezza sul fatto di sangue che è stato registrato a meno di 24 ore da un altro omicidio avvenuto ieri sera nel capoluogo ma non connesso a questo.