Importanti aggiornamenti sul caso della morte della 17enne Laura Chirica, deceduta lo scorso 14 febbraio 2017 dopo essere precipitata dal settimo piano di un palazzo di via Agrigento a Roma: come riporta Chi l’ha visto?, l’avvocato Angela Racanicchi ha annunciato la riapertura delle indagini. I dubbi sulla dinamica dei fatti ha lasciato grandi dubbi, con gli inquirenti non convinti pienamente della pista del suicidio: la famiglia della studentessa di Orvieto sta lottando per scoprire la verità e arriva una nuova speranza con la riapertura delle indagini. Molti i lati oscuri: cosa ci faceva Laura in quel maledetto palazzo? E, soprattutto, chi conosceva che abitava lì? Il caso non è stato archiviato e gli inquirenti ora accenderanno nuovamente i riflettori su uno dei casi di cronaca nera più misteriosi degli ultimi anni.
RIAPERTE LE INDAGINI SULLA MORTE DI LAURA CHIRICA
Laura sarebbe stata un corriere della droga, utilizzata come tramite dello spaccio di hashish. Nel corso delle indagini, un amico della ragazza ha fatto il nome di un uomo che avrebbe dovuto incontrare la 17enne. Raggiunto dalle telecamere di Chi l’ha visto?, l’uomo era andato su tutte le furie, negando qualsivoglia responsabilità. Le forze dell’ordine hanno classificato il caso come suicidio, ma evidentemente ci sono i presupposti per indagare anche sulla pista dell’omicidio: Laura infatti potrebbe essere stata spinta appositamente giù da quel settimo piano in quel pomeriggio di febbraio. Attese le reazioni della famiglia e dell’avvocato.