Papa Francesco ha preso spunto dal libro del Deuteronomio per l’omelia durante la messa di stamane a Casa Santa Marta, quando Mosè si rivolge al popolo prima dell’ingresso nella Terra Promessa, definendolo un appello alla nostra libertà. Sono tre i punti che sottolinea: “se il tuo cuore si volge indietro, se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dei”. “Quando il cuore si volge indietro, quando prende una strada che non è quella giusta – sia indietro sia un’altra strada, ma non va per la strada giusta –, perde l’orientamento, perde la bussola, con la quale deve andare avanti. E un cuore senza bussola è un pericolo pubblico: è un pericolo per la persona e per gli altri». Capita di prendere questa strada sbagliata quando non si ascolta, quando ci si lascia trascinare, portare dagli dei, quando si diventa idolatri”.



I FALSI DEI CONDUCONO ALL’IDOLATRIA

L’idolatria è un atteggiamento del cuore, quando si preferisce questo è perché è più comodo per me perché hai dimenticato il Signore”. Se invece non si è capaci di ascoltare, ha detto, diventiamo sordi nell’anima, non ascoltiamo il Signore. Bisogna poi stare attenti a quelli che ha definito fuochi di artificio, gli dei falsi che conducono all’idolatria. Il benessere, anche quello “spirituale corre un rischio: Cadere in una certa amnesia, una mancanza di memoria: sto bene così e mi dimentico di quello che ha fatto il Signore nella mia vita, di tutte le grazie che ci ha dato e credo che è merito mio e vado avanti così. Ecco, lì il cuore incomincia ad andare indietro, perché non ascolta la voce del proprio cuore: la memoria” ha aggiunto.

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