Capodoglio spiaggiato in Sardegna a Cala Romantica, vicino a Porto Cervo: vittima una femmina di 8 metri che portava in grembo un feto di poco più di due metri e mezzo e ben 22 chili di plastica tra piatti monouso, un tubo corrugato usato per gli impianti elettrici, le comuni buste per la spesa, grovigli di lenze, sacchi condominiali e molto altro. Un ritrovamento choc che ha scatenato le ire di associazioni e non solo, ecco il commento a Rai News di Luca Bittau, biologo della onlus SeaMe Sardinia che ha partecipato alle operazioni di recupero della carcassa: «Siamo rimasti sgomenti. Rappresenta un monito per quanto stiamo facendo a questi animali, al nostro mare e a noi stessi». Così il WWF in una nota: «La plastica è uno dei peggiori nemici delle specie marine, insieme a pesca intensiva, inquinamento acustico e cambiamenti climatici. Il 95% dei rifiuti che soffocano i nostri mari è costituito proprio da plastica. Ogni anno, decine di migliaia fra tartarughe, uccelli e cetacei muoiono per colpa di buste, cannucce, contenitori di cibo e bevande, piatti, reti da pesca, lenze, palloncini e altri rifiuti in plastica. Un terzo dei cetacei trovati morti nelle acque mediterranee aveva lo stomaco intasato dai rifiuti di plastica. La plastica viene ritrovata sempre più spesso anche nel pesce e nei molluschi che consumiamo».



CAPODOGLIO SPIAGGIATO IN SARDEGNA, LE PAROLE DEL MINISTRO COSTA

Un nuovo episodio dopo quelli registrati in Spagna e in Indonesia, nelle scorse ore è giunta anche la denuncia del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ecco le sue parole su Facebook: «Questo capodoglio è stato trovato morto a Porto Cervo in Sardegna: nella pancia aveva un feto e 22kg di plastica… C’è ancora qualcuno che dice che questi non sono problemi importanti? Per me sí, e sono prioritari. Il marine litter (la poltiglia di rifiuti in mare) affligge tutto mondo marino, non solo l’Italia, certo, ma ogni paese nel mondo ha il DOVERE di applicare le politiche per contrastarlo: non oggi mai ieri. Abbiamo usato in un modo spensierato la “comodità” dell’usa-e-getta in questi anni ed oggi ne stiamo pagando le conseguenze, anzi le stanno pagando soprattutto gli animali. Il disegno di legge #SalvaMare che proprio nei prossimi giorni arriverà al Consiglio dei ministri, aiuterà queste creature marine perchè troveranno molta meno plastica nei mari, grazie ai pescatori che FINALMENTE potranno portare a riva tutta la plastica pescata (ricordo che ad oggi sono praticamente OBBLIGATI per legge a ributtarla in mare). Dal 2021 si comincerà a VIETARE l’uso e il commercio dell’usa-e-getta in plastica. La direttiva europea che lo stabilisce è stata approvata e vi prometto che l’Italia sarà uno dei primi Paesi a recepirla e metterla in atto».



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