Paura e sgomento a Roma, dopo quanto accaduto nella giornata di ieri, quando davanti a Petit Bar di Cinecittà, due uomini con un casco in testa e a bordo di uno scooter, hanno scaricato una serie di colpi nei confronti di altre due persone, entrambe ferite ma non in maniera mortale. «Mia figlia era lì – racconta un agente immobiliare che ha il negozio a pochi metri dalla sparatoria, parole riportate ai microfoni de Il Messaggero – appena fuori dal negozio. Due centimetri e la beccavano. Per un soffio non si è trovata tra i proiettili. Non ci posso pensare, sto ancora tremando. La bambina non ha capito cosa stava succedendo – ha aggiunto – si è solo spaventata per il rumore. A noi ci ha preso un colpo». Nella zona non si parla d’altro «Ma che? C’è pure il cadavere, Andre’?», «No, tranquilla, solo due spari. So’ bravi ragazzi..», «Ero in cucina, li ho sentiti. Mi è sembrato un boato», e ancora «Quei due li conosciamo tutti quanti qui, di vista. Stanno sempre seduti a quel bar, dalla mattina alla sera. Che fanno? Boh! Che ne sappiamo». La gente del quartiere ha paura, non è la prima volta che si registrano casi simili in questa zona, come racconta Simona, spaventata: «Su questo marciapiede è uno schifo, non si può passare. Mia suocera abita poco più avanti, per arrivare là attraverso la strada e vado sull’altro lato. Sempre pieno di balordi che stanno fissi lì, a fare cosa non si sa. L’altro giorno uno è passato con lo scooter sul marciapiede e per poco non mi investiva». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GAMBIZZATI A ROMA: “SPARI ALL’IMPAZZATA”
Non hanno pensato a nulla, se non a colpire il loro obiettivo. Così hanno agito i due banditi che hanno teso un agguato in pieno giorno a Roma, a Cinecittà. Ma i loro proiettili hanno colpito anche le vetrine di un’edicola e di una tabaccheria. Quei proiettili avrebbero potuto fare altre vittime, oltre alle due persone gambizzate, se non avessero preso quelle traiettorie. «Ho sentito il rumore e ho pensato fosse caduto qualcosa nel cantiere del supermercato proprio qui di fronte. Solo dopo mi sono affacciato e ho visto i due, uno che perdeva sangue dalla gamba. Uno è stato preso al ginocchio, l’altro invece di striscio». Questa la testimonianza a Il Messaggero dell’edicolante di via Flavio Stilicone, che si trova proprio sul luogo della sparatoria. Le due vittime, spiega, «sono di zona, hanno più o meno la mia età, tra i 50 e i 60 anni. Sono sempre qui, fuori al bar». (agg. di Silvana Palazzo)
ROMA, AGGUATO A CINECITTÀ: DUE GAMBIZZATI
Agguato a Roma, Cinecittà: attorno alle ore 16 di oggi, lunedì 1 aprile 2019, è stata registrata una sparatoria davanti al Petit Bar di via Flavio Stilicone. Secondo una primissima ricostruzione, riportata dai colleghi di Fanpage, due uomini a bordo di uno scooter hanno sparato diversi colpi di pistola per poi scappare via. Un vero e proprio dramma, avvenuto a pochi passi dalla fermata della Metro A Lucio Sestio, che ha causato due feriti: due uomini hanno riportato lesioni alle gambe. Sul posto sono immediatamente giunti i carabinieri della compagnia Roma Casilina e del nucleo investigativo di via Selci: i feriti sono stati trasportati d’urgenza al pronto soccorso e le loro condizioni sono al momento sconosciute, così come il movente dell’agguato.
CACCIA AI RESPONSABILI
Huffington Post riporta che sono in corso i rilievi tecnico scientifici del Nucleo Investigativo, con il tratto di strada che va da via Ponzio Cominio a via Calpurnio Fiamma che è stato bloccato dalle forze dell’ordine: carabinieri a caccia dei bossoli e di eventuali testimoni che possa fornire elementi utili all’identificazione dei due aggressori. Secondo le prime informazioni a disposizione, i due uomini a bordo dello scooter avevano l’obiettivo di colpire le gambe delle due persone ferite, che si trovano in questi minuti al policlinico Casilino dove saranno sottoposti a un intervento chirurgico. Entrambi sono di nazionalità italiana, mentre non ci sono dettagli sull’identità degli aggressori: scattata la caccia ai responsabili, attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore.