La scuola Vittorino da Feltre di San Giovanni – nel Rione Villa del quartiere Ponticelli di Napoli – è rimasta scossa dal terribile agguato avvenuto ieri mattina durante l’ingresso scolastico: Luigi Mignano rimasto vittima di uno scontro tra clan opposti, ucciso davanti agli occhi del nipotino e dei suoi compagni, ha visto l’esplodere della polemica solo da una parte della popolazione del Rione alla periferia di Napoli. La chiesa col coraggioso parroco Padre Modesto Bravaccino e la preside della scuola Valeria Pirone: gli altri sembrano avere o paura o “rinchiudersi” in una pur giusta richiesta politica di maggiore sicurezza in città con numerosi appelli al Ministro Salvini. Ma l’emergenza legalità di quel Rione – come tanti altri – resta sempre, di pari grado con l’emergenza educativa che negli anni prossimi non potrà essere disattesa e poco considerata a Napoli e in tutte le periferie difficili delle grandi città d’Italia. Come spiegato dal Club Rotary di Ottaviano, i ragazzi e i bambini della Vittorino da Feltre di San Giovanni appena 4 giorni fa (lo scorso sabato) avevano vinto il Premio Legalità per aver realizzato il miglior manifesto sul tema della legalità di tutta la città. «Appena Sabato 6 Aprile, quell’Istituto aveva vinto il Premio sulla Legalità, sezione “manifesto”. I ragazzi hanno fatto un grande lavoro realizzando il “manifesto” sui temi della legalità e dei valori umani. Piena solidarietà da parte del Rotary Club di Ottaviano e dai soci nei confronti della Preside Valeria Pirone, del corpo docente e del personale dell’Istituto Vittorino da Feltre di Napoli che da tempo si stanno impegnando nell’affermare i valori della legalità in un’area territoriale difficile, ad alta densità delinquenziale e teatro dell’ultimo efferato omicidio della criminalità organizzata», spiega il Presidente del Rotary Club di Ottaviano in seguito all’agguato avvenuto a Napoli davanti la scuola Vittorino.
NAPOLI, APPELLI DEL VESCOVO E DEL CAPO DELLA POLIZIA
Il tema del concorso quest’anno è terribilmente indicativo di quanto serve realmente e sempre più urgentemente al Rione Villa e in tutte le aree di degrado del Napoletano: «Il rispetto della persona con l’educazione ai valori ed ai sentimenti, come contrasto alla violenza ed alla violazione dei diritti umani». Vinsero proprio i bimbi che ieri si sono visti la morte davanti agli occhi e di cui pochi, oltre alle parole banali di rito, si prenderanno cura realmente nei prossimi anni. Dopo l’appello disperato e durissimo lanciato dalla preside della scuola Vittorino da Feltre, è intervenuto il Capo della Polizia Franco Gabrielli stamane durante la festa della Polizia a Roma: «Già queste parole potrebbero essere una sentenza inappellabile su quello che non siamo riusciti a fare. Intanto però in questa circostanza vorrei ringraziare le donne e gli uomini della polizia che conducono una battaglia complicata in condizioni spesso non favorevoli. Napoli deve diventare una questione nazionale. Se non investiamo anche in termini sperimentali su quella realtà, ogni altro successo reale o ipotetico verrà offuscato. Noi ci stiamo lavorando. Spero quanto prima di rendere più fattibile questo sforzo che stiamo compiendo». Ieri è giunto anche l’accorato appello del Vescovo di Napoli, il Cardinal Sepe, dopo l’agguato avvenuto davanti alla scuola del Rione Villa: «Rivolgo un appello al ministro degli Interni, per una maggiore presenza di forze di polizia a Napoli. È una barbarie l’agguato di camorra a San Giovanni a Teduccio».