Anche Valentina Casa avrebbe assistito al pestaggio dei figli, ma non sarebbe intervenuta. Per questo la mamma del piccolo Giuseppe, il bimbo ucciso a Cardito, è stata arrestata oggi. Per l’omicidio il patrigno Tony Essobti Badre si trova già in carcere: fu arrestato nelle fasi iniziali delle indagini. La donna aveva affermato di non essere riuscita a reagire perché in stato di choc. La madre aveva ammesso le violenze, ma si era difesa dicendo che non aveva mai denunciato per paura delle ritorsioni contro di lei e i figli, ma le indagini hanno ricostruito il clima di violenze in cui stavano crescendo i bambini. Pesanti le accuse rivolte a Valentina Casa. Durante l’agonia del figlio, durata ore, avrebbe cercato di medicare il bambino in casa per evitare che la faccenda venisse fuori. Anche la bambina, trasportata al Santobono, era in condizioni gravi: aveva il volto devastato dalle percosse. Lei è sopravvissuta al pestaggio, il fratello Giuseppe no. (agg. di Silvana Palazzo)



IL COMUNICATO DELLA PROCURA

Valentina Casa, la mamma del piccolo Giuseppe Dorice ucciso di botte dal patrigno a Cardito, è stata arrestata. La Procura di Napoli Nord in un comunicato ha ricostruito le indagini che hanno portato all’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La 30enne è «gravemente indiziata dei reati di omicidio aggravato dai futili motivi, dalla crudeltà e dall’abuso delle relazioni domestiche» nei confronti del figlio Giuseppe, e «di tentato omicidio aggravato dalle medesime circostanze nei confronti della figlia N. e di maltrattamento aggravato nei confronti dei tre figli». Inoltre, è stata eseguita un’altra ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Essobti Badre Tony, gravemente indiziato di tentato omicidio della piccola N. e del reato di maltrattamenti nei confronti dei tre figli della compagna. Secondo la ricostruzione investigativa, la mamma non solo non ha fatto nulla mentre il compagno picchiava i suoi figli, ma ha provato «a ripulire il sangue uscito dalle ferite dei figli con dei teli lasciati in bagno, occultava all’interno della pattumiera le ciocche di capelli strappate dal compagno alla figlia e, all’atto di intervento degli operanti, non riferiva immediatamente che Tony era stato l’autore di quello scempio, negava piuttosto la violenza già perpetrata all’indirizzo dei bambini». L’inerzia della donna rispetto all’omicidio del figlio e al tentato omicidio della figlia da parte del compagno si aggiunge alla drammatica storia di maltrattamenti che andava avanti da tempo. La Procura di Napoli Nord ha infatti raccolto testimonianze di vicini e insegnanti «che hanno riferito delle evidenti ecchimosi e delle molteplici tumefazioni, frequentemente notate sul volto e sul corpo dei bambini». Inoltre, i minori «apparivano poco curati, completamente abbandonati a sé stessi, costretti a non intrattenersi a giocare nel cortile di casa con i coetanei e a non parlare con i vicini». La condotta di Valentina Casa e del compagno Essobti Badre Tony è stata ricostruita con una complessa attività investigativa, caratterizzata da accertamenti tecnici, anche di tipo medico-legale. Ma anche i medici dell’ospedale Santobono hanno certificato la gravità delle lesioni riportate a testa e volto dalla piccola N. (agg. di Silvana Palazzo)



CARDITO: ARRESTATA ANCHE LA MAMMA

Questa mattina è stata arrestata la mamma del piccolo Giuseppe Dorice, il bimbo massacrato di botte e ucciso a Cardito (Napoli) dal patrigno-compagno Tony Essobti Badre lo scorso 27 gennaio: a 8 anni il piccolo bambino venne letteralmente ucciso di botte davanti agli occhi della madre e con il coinvolgimento anche della sorellina che rimase per fortuna solo ferita. All’epoca dei fatti la donna – la 30enne Valentina Casa – si difese dicendo che era sotto choc durante il fatto (non il primo contro i suoi figli, ndr) e che non sarebbe riuscita a fare nulla: Tony venne arrestato “difendendosi” dicendo di aver fumato droga e bevuto parecchio e di aver perso la calma davanti alle grida del piccolo Giuseppe. Ai funerali e non solo, mezza Cardito si ribellò contro la presenza della mamma del bimbo accusata di essere in qualche modo “complice” di quel massacro contro il suo stesso figlio: oggi la polizia, dopo accurate indagini, ha emesso gli arresti con l’accusa di concorso in omicidio aggravato nei confronti del piccolo di 8 anni e di concorso in tentato omicidio della sorellina.



LE ACCUSE ALLA MAMMA DEL BIMBO UCCISO A CARDITO

L’ordinanza cautelare è stata chiesta dalla Procura di Napoli Nord, diretta dal procuratore Francesco Greco ed è stata eseguita dalla mobile proprio stamane nel piccolo comune di Cardito: dopo l’assassinio del figlio, Valentina Casa si era trasferita a Massa Lubrense ma ora dovrà difendersi dai reati a lei imputati oltre al presunto maltrattamento aggravato ai danni dei suoi tre bambini. «Rimaneva inerte mentre il compagno colpiva i figli con efferata violenza» è l’accusa intentata contro la mamma compagna del killer Tony Essobti: è ancora la Procura a scrivere «non intervenne a fermare la furia del compagno e non chiede l’aiuto dei vicini, tentando solo di pulire le ferite dei bambini con asciugamani e buttando le ciocche della figlia». Non solo, sempre secondo la Procura di Napoli nell’ordinanza di custodia cautelare, la donna non riferì immediatamente che «Tony era stato l’autore di quello scempio, arrivando invece a negare la violenza già perpetrata sui bambini».