I 64 migranti a bordo della Alan Kurdi sbarcheranno presto a Malta per essere poi ridistribuiti fra Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo. Lo ha annunciato questa mattina La Valletta, che prima ha anticipato il tutto con un tweet del premier Muscat, per poi diramare un comunicato in cui si legge: «Ancora una volta il più piccolo Stato membro dell’Unione europea è stato messo sotto una pressione non necessaria, chiedendogli di risolvere un caso di cui non aveva né responsabilità né competenza. È stata trovata una soluzione affinché la situazione non peggiorasse ulteriormente, ma mettendo anche in chiaro che Malta non può continuare a sostenere questo fardello». Una linea di pensiero che sposa quella del vice premier italiano Matteo Salvini, che ha teso la mano al collega maltese Muscat, e che ha esultato per il fatto che nessun migrante sia sbarcato in Italia. La situazione era in emergenza sull’Alan Kurdi e lo si era capito anche dall’ultimo messaggio della Sea Eye di ieri sera: «Il nostro equipaggio – avevano spiegato i volontari della Ong – è in mare da 21 giorni e per dieci giorni si è preso cura delle 64 persone salvate. Questa condizione deve finire immediatamente». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ALAN KURDI, 64 MIGRANTI DISTRIBUITI IN 4 PAESI

E’ finita l’odissea dei 64 migranti che da giorni sono a bordo della nave Alan Kurdi in cerca di un porto sicuro in cui attraccare. Poco fa è uscito allo scoperto il primo ministro di Malta, Joseph Muscat, che attraverso il proprio profilo Twitter ha annunciato che i profughi a bordo dell’imbarcazione saranno distribuiti fra quattro diverse nazioni, Malta esclusa: «Tutti i 64 migranti a bordo dell’Alan Kurdi – si legge sul profilo social del premier maltese – verranno fatti sbarcare e poi ridistribuiti tra #Germany, #France, #Portugal e #Luxembourg grazie ad un efficace coordinamento della Commissione europea e #Malta. Nessuno rimarrà a Malta, che non può sostenere questo onere da sola. –JM». Una vera e propria odissea quella dell’Alan Kurdi, che era stata soccorsa in mare lo scorso 3 aprile, e che due giorni fa era stata in parte evacuata dopo una crisi epilettica avuta da una donna incinta.



ALAN KURDI, MALTA “MIGRANTI DISTRIBUITI FRA 4 NAZIONI”

Sulla vicenda è intervenuto anche il vice presidente del consiglio, Matteo Salvini, che si è voluto complimentare per la conclusione dell’operazione e per il fatto che nessun immigrato a bordo dell’Alan Kurdi, come promesso, sbarcherà in Italia: «Ottime notizie! – scrive il ministro dell’interno via social – come promesso, nessun immigrato a bordo della nave Alan Kurdi arriverà in Italia. Verranno trasferiti in altre nazioni europee, a partire dalla Germania che è il paese di quella ong». Il leader del Carroccio si rivolge anche a Malta, sottolineando come La Valletta faccia benissimo a denunciare «la pressione indebita e pericolosa delle Organizzazioni non governative». Secondo Salvini, la Alan Kurdi deve essere da esempio per la collaborazione fra Italia e Malta contro i trafficanti di essere umani: «Non possiamo essere lasciati soli a fronteggiare sbarchi e trafficanti di esseri umani – spiega – ribadiamo, con forza, che le Ong non sono al di sopra della legge. Noi e Malta siamo stati i primi a dirlo, e ora se ne accorgono in tutta Europa».

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