Un carabiniere è stato ucciso durante un conflitto a fuoco ad un posto di blocco nella piazza principale di Cagnano Varano, nel Foggiano. Si tratta di Vincenzo Carlo Di Gennaro, giunto in fin di vita all’ospedale, dove è morto. Il premier Giuseppe Conte ha chiesto un minuto di silenzio per la morte del maresciallo durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari. «È un giorno triste perché poco fa nel mio Gargano il maresciallo Di Gennaro è stato ferito in servizio ed è caduto, e un altro carabiniere che era con lui è rimasto ferito», ha dichiarato il presidente del Consiglio. Poi si è recato sul posto per fare visita ai familiari del carabiniere ucciso. «A Foggia per stringere in un abbraccio i familiari del maresciallo Vincenzo Di Gennaro, ucciso questa mattina a Cagnano Varano. Un servitore dello Stato colto di sorpresa e caduto in servizio, nel pieno esercizio delle sue funzioni. Il Governo, l’Arma dei Carabinieri e il Paese intero gli sono debitori e sono al fianco della famiglia che vive la sofferenza di questa perdita», ha scritto su Facebook. (agg. di Silvana Palazzo)



LA RICOSTRUZIONE DELL’OMICIDIO

Era un pluripregiudicato Giuseppe Papantuono, il 64enne che stamane a Cagnano Varano, in provincia di Foggia, ha ucciso il carabiniere Vincenzo Carlo di Gennaro, maresciallo di 46 anni. Voleva vendetta nei confronti dei militari dell’arma, che qualche giorno prima gli avevano perquisito casa cercando degli stupefacenti. Uno smacco che lo aveva fatto andare su tutte le furie, allora se l’era legata al dito e alla prima occasione buona ha portato a termine la sua vendetta. Come scrive Il Giornale, attorno alle ore 10:00 di stamane, Papantuono detto “Chiacchiared” perché “ha la chiacchiera facile”, ha preso la pistola, è uscito di casa, e si è diretto verso l’auto dei carabinieri che era stata precedentemente chiamata per una lite famiglia nella piazza in centro, gremita di gente. Ha fatto fuoco almeno tre volte colpendo mortalmente Di Gennaro, e solo di striscio, ad un braccio e al fianco, un appuntato 23enne. Scattata immediatamente la corsa disperata in ospedale, con il collega ferito al suo fianco, ma la ferità era troppo grave. «Arrivederci nel cielo, Vincenzo. Il viaggio ti sia lieve», il commuovente post dell’Arma sulla propria pagina Facebook, condiviso a migliaia. Sull’auto di servizio dove è morto Vincenzo i suoi commilitoni hanno deposto una bandiera tricolore dell’Italia: un ultimo gesto di ringraziamento ad un uomo che ha donato la vita per la sua patria. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



DURO COMMENTO DI SALVINI

Continuano a giungere dettagli in merito a quanto accaduto quest’oggi in provincia di Foggia, a Cagnano Varano, dove un carabiniere è stato ammazzato con un colpo di pistola. Ad ucciderlo, il 64enne Giuseppe Papantuono, la cui abitazione era stata perquisita pochi giorni fa per droga, e che nell’occasione aveva minacciato i militari delle forze dell’ordine, dicendo loro: «Ve la farò pagare, vi sparo». Detto fatto, quando gli si è presentata l’occasione, Papantuono è uscito di casa, ha puntato la pistola verso la pattuglia precedentemente chiamata per una lite in famiglia, e ha fatto fuoco contro il maresciallo uccidendolo sul colpo. Ferito invece il collega 23enne che era con lui, colpito di striscio ad un braccio. Duro il commento di Matteo Salvini, che attraverso il proprio profilo Twitter ha scritto: «Io sono contro la pena di morte, ma un infame che ammazza un uomo che sta facendo il suo lavoro, non merita di uscire di galera fino alla fine dei suoi giorni». L’assassino è stato bloccato praticamente in maniera immediata da altri carabinieri e da alcuni agenti della polizia locale accorsi sul posto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CARABINIERE UCCISO NEL FOGGIANO

E’ arrivato anche il commento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul dramma di Cagnano Varano, con il carabiniere Vincenzo Carlo di Gennaro rimasto ucciso in una sparatoria. Ecco le parole del Capo dello Stato: «Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico episodio di Cagnano Varano nel quale è rimasto ucciso il Maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro e ferito il carabiniere Pasquale Casertano. In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei, signor Comandante Generale, e all’Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del Maresciallo Maggiore di Gennaro le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e al militare ferito un augurio di pronto ristabilimento». Queste le parole della leader di FdI Giorgia Meloni: «Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni. È lui il Carabiniere ucciso a Foggia da un uomo con precedenti penali che ha aperto il fuoco per un semplice controllo. L’Italia ti ringrazia per aver onorato la tua divisa fino all’ultimo.Grazie Vincenzo, buon viaggio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

LA RABBIA DI SALVINI

Le ultime notizie di cronaca raccontano la morte di un carabiniere di 47 anni a Foggia durante una sparatoria. Il dramma è accaduto a Cagnano Varano questa mattina, quando due carabinieri sono stati presi di mira da una raffica di proiettili mentre erano in servizio. Uno di loro, purtroppo, ha perso la vita. Si tratta del maresciallo vicecomandante Vincenzo Carlo Di Gennaro, a cui vanno le preghiere del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha voluto esprimere vicinanza alla famiglia della vittima: “Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell’Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate”. Anche il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, si è espresso sulla vicenda attraverso la sua pagina Facebook: “questo omicidio non ha colpito solo due servitori dello Stato, ma l’intero Stato. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione”. (aggiornamento di Jacopo D’Antuono)

NUOVI DETTAGLI SULLA SPARATORIA DI FOGGIA

Sono emersi nuovi particolari in merito al terribile fatto di cronaca nera avvenuto stamane a Cagnano Varano, in provincia di Foggia, dove un carabiniere è stato ucciso dopo uno scontro a fuoco. La vittima si chiamava Vincenzo Carlo Di Gennaro, un maresciallo di 47 anni che era intervenuto nella zona della sparatoria dopo una chiamata per una lite in famiglia. L’uomo che ha ucciso il militare dell’arma, un pregiudicato 67enne, si è avvicinato all’auto delle forze dell’ordine facendo fuoco: colpito mortalmente il maresciallo, mentre un altro collega è rimasto ferito. L’arrestato era stato sottoposto giorni fa ad una perquisizione per droga, ed ora si trova in questura e verrà sottoposto ad interrogatorio: è accusato di omicidio volontario. Diverse le reazioni politiche sulla tragedia, a cominciare da quella del ministro dell’interno Matteo Salvini, che si è augurato che il responsabile rimanga in galera a vita: «Una preghiera per Vincenzo – le parole del titolare del Viminale – un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell’Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MORTO CARABINIERE DI 47 ANNI

Un carabiniere è morto a seguito di una sparatoria avvenuta stamane in provincia di Foggia. Come riportato da tutti i principali quotidiani online in questi ultimi minuti, l’episodio si è verificato precisamente a Cagnano Varano, un paese sul Gargano di circa 7mila abitanti, che dista un’ottantina di chilometri da Foggia. In base a quanto emerso, il maresciallo dei carabinieri versava in condizioni gravissime all’arrivo dei soccorsi, per poi morire poco dopo il ricovero. Subito sono scattate le indagini che hanno portato all’arresto di uomo di cui però al momento non si conoscono le generalità. Il carabiniere, in base ad una prima ricostruzione, si trovava in automobile al momento dell’agguato, e una volta lanciato l’allarme è giunta sul luogo un’ambulanza del 118 che ha stabilizzato il militare dell’arma, per poi trasferirlo presso l’ospedale più vicino: le ferite sono risultati però troppo gravi e poco dopo il maresciallo è spirato. Sul luogo della sparatoria si sono recati immediatamente anche i vertici del comando provinciale dei carabinieri di Foggia che hanno fatto scattare le indagini per ricostruire la dinamica di quanto accaduto.

CARABINIERE IN FIN DI VITA DOPO SPARATORIA

Secondo alcune indiscrezioni pare che l’uomo che ha sparato sia rimasto a sua volta ferito durante lo scontro a fuoco, anche se al momento tale notizia non trova conferme. Una vicenda che per certi versi appare molto simile a quanto accaduto ieri mattina a Milano, in via Cardone, dove un uomo è stato raggiunto da una serie di colpi di arma da fuoco mentre si trovava in coda nella propria automobile. Uno di questi l’avrebbe raggiunto al volto, facendo temere per la vita dello stesso, ma con il passare delle ore il quadro clinico della vittima è decisamente migliorato. Tornando alla sparatoria a Cagnano, il fatto è avvenuto nella piazza centrale del paese, di fronte a numerosi testimoni. Le indagini sono iniziate dall’ascoltare le persone che hanno assistito la scena e dall’acquisizione dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Sono attese novità nel corso della mattinata.