E’ polemica in provincia di Verona, dopo che una bambina di nove anni è finita al pronto soccorso perché picchiata da un compagno di classe. L’episodio è accaduto nel comune di Villafranca ed è stato denunciato dalla madre, che a vari quotidiani della zona, a cominciare da L’Arena, ha svelato alcuni dettagli dell’accaduto, sottolineando altresì la negligenza delle insegnanti nell’occasione del pestaggio. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco del paese del veronese, che ha invece voluto difendere le maestre della scuola elementare locale: «Premesso che nessun atto di violenza può essere tollerato – dice il primo cittadino – specialmente in un ambiente scolastico, e che questa vicenda, parlando da genitore, mi scuote molto, devo comunque dire che ho appurato che non c’è stata nessuna mancanza di controllo da parte degli insegnanti». Parole più o meno simili quelle proferite dalla dirigente dello stesso istituto scolastico, che giovedì spiegava di «non aver mai avuto notizie in merito a problemi». Ma la mamma della bambina finita all’ospedale ribadisce nuovamente di essere rimasta all’oscuro di tutto: «Solo questa mattina – ieri ndr – a scuola mi hanno spiegato che era stato avviato un percorso specifico di inserimento per questo bambino (l’aggressore ndr)». La madre sembra essere intenzionata a far cambiare classe alla figlia: «Mi hanno chiesto di lasciarla nella stessa classe che sta frequentando – ha aggiunto – ma io preferisco programmare un incontro con la psicologa della scuola prima di prendere ogni decisione in merito». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VERONA, BIMBA DI 9 ANNI PICCHIATA DAL COMPAGNO

Una bambina di terza elementare è stata presa a calci a scuola dal compagno di classe ed è finita in ospedale. Il gravissimo episodio è avvenuto in provincia di Verona. La piccola è finita al pronto soccorso per le lesioni che gli ha procurato il compagno di scuola. Dopo 18 ore di controlli, è stata dimessa con cinque giorni di prognosi. La vicenda è stata ricostruita da L’Arena, secondo cui la madre avrebbe raccontato che la figlia sarebbe presa di mira da un suo coetaneo da tre anni. «Un problema per il quale ho chiesto più volte alle insegnanti di intervenire, senza però ottenere nulla», ha raccontato. Intanto i referti dei medici del Pronto soccorso di Villafranca sono stati mandati all’autorità giudiziaria. La mamma ha raccontato che la figlia era in bagno, si stava lavando le mani alla fine delle lezioni, verso le 12.30, quando il compagno di classe l’ha spinta violentemente da dietro. Poi l’ha fatta sbattere contro un armadio e le ha dato un calcio in mezzo alle gambe. Ora la dirigente scolastica procederà con le verifiche.



VERONA, CALCI E PUGNI A SCUOLA: BAMBINA IN OSPEDALE

Il racconto della violenza subita dalla bambina di nove anni è scioccante, se fosse vero. Presa a calci al basso ventre, sbattuto contro il lavandino, sarebbe stata picchiata al corpo e alla testa, ricevendo infine un calcio in mezzo alle gambe. Poco dopo la mamma è stata chiamata da un’insegnante che le ha detto che la figlia stava molto male, poi era stata rassicurata. «Sembrava che in effetti non ci fossero problemi particolari, poi mi sono accorta che nelle urine di mia figlia c’era del sangue e l’ho portata al pronto soccorso», ha raccontato la mamma a TgVerona. I referti medici dicono che la bambina lamentava dolori alle costole, all’addome e a livello genitale. «Faremo luce al più presto su quanto accaduto, chiariremo se ci sono responsabilità», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, commentando su Twitter il caso della bambina picchiata dal compagno di classe. «La scuola non ammette alcuna forma di bullismo. Un forte abbraccio ai genitori della bambina», ha concluso nel tweet.

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