A sette anni di distanza dalla denuncia di una donna che aveva raccontato alle forze dell’ordine le molestie subite dal suo dentista, l’odontoiatra Giuseppe Saccone, arriva la condanna definitiva a carico dello specialista. L’uomo è stato infatti condannato a 30 mesi di reclusione con l’accusa di aver molestato una sua paziente nel suo studio medico più di una volta. A darne notizia è il quotidiano Repubblica.it che ripercorre anche le tappe della vicenda iniziata nel 2012, quando la vittima raccontò ciò che accadeva nel suo studio, durante le consuete visite. A suo dire, il dentista era solito strusciare le parti intime sulla mano della donna. Le indagini da parte della squadra mobile di Palermo partirono quasi subito, dopo la richiesta della donna di un intervento da parte della polizia alla quale raccontò di essere stata molestata nello studio del medico dove si trovava per una cura. La vittima, visibilmente scossa e in lacrime, raccontò che quelle subite nella giornata in cui aveva deciso di denunciare non erano le sole molestie sessuali da parte del dentista, che già nelle precedenti settimane aveva agito in modo inconsueto. In precedenza, a causa dei dubbi sulla professionalità del medico, aveva allertato il 113 ma alla fine non aveva mai denunciato realmente per paura di essere lei nel torto.
MOLESTÒ GIOVANE PAZIENTE: DENTISTA CONDANNATO A 30 MESI DI CARCERE
Dopo l’ennesima molestia sessuale, scattò la denuncia che portò gli investigatori ad indagare sul caso, ascoltando anche il fidanzato e una parente della vittima, i quali si trovavano nella sala d’aspetto quando si verificò l’ultimo spiacevole episodio. In quella occasione la ragazza aveva iniziato ad urlare attirando l’attenzione della parente e del compagno che accorsero subito nella stanza. Gli agenti acquisirono anche l’audio delle telefonate fatte dalla vittima alla centrale della questura in due occasioni e fu sentita anche la psicologa alla quale la vittima si era rivolta. Ora arriva la condanna definitiva a carico del medico, il quale dovrà scontare 2 anni e 6 mesi, con la pena accessoria della sospensione dall’esercizio della professione medica per lo stesso periodo. Già in primo grado, il gup Filippo Serio aveva condannato Giuseppe Saccone alla medesima pena ora confermata.