Domenica delle Palme, è la ricorrenza che viene celebrata oggi, 14 aprile 2019 dalla Chiesa Cattolica ma non avviene ogni anno nella stessa data perchè segue la cadenza del calendario liturgico. Una festa per tutto il mondo cattolico la Domenica della Palme, che è ricordata in tutto il mondo e condivisa non solo dai cattolici, ma anche dai protestanti e dagli ortodossi. La scelta dell’ulivo non solo riprende la tradizione come raccontata dal vangelo, ma è anche un simbolo di pace. A partire da Roma in cui il Papa effettua la benedizione, in tutte le città del mondo cristiano si ripete ogni anno tale tradizione. In alcune di esse come nei paesi del Nord dell’Europa spesso le palme vengono intrecciate con dei fiori. La festa della Domenica delle Palme è un evento molto antico che riprende la festività ebraica del Sukkot, o anche definita festa delle Capanne, nella quale si procedeva in processione verso Gerusalemme portando in mano ramoscelli di ulivo o di palme. L’evento viene raccontato da tutti e quattro gli evangelisti con alcune differenze. Marco e Matteo descrivono ramoscelli presi dai campi. Luca nel suo vangelo non ne parla, mentre Giovanni racconta che l’immensa folla sventolava palme in onore del Signore. Per tradizione il giorno della Domenica delle Palme, prima o durante la Santa Messa, vengono benedetti un gruppo di ramoscelli di ulivo. Se non avviene all’interno della messa, la benedizione viene svolta prima e poi in processione si entra in Chiesa. Alla fine della santa messa, i ramoscelli vengono portati a casa e elargita la benedizione a tutte le famiglie. Inoltre la tradizione collega l’ulivo al simbolo di pace e benevolenza, valori che vengono rispecchiati dagli insegnamenti di Gesù. Quindi è usanza in quasi tutte le città del mondo scambiarsi un ramoscello d’ulivo in segno di pace. Ma vediamo insieme la preparazione della Settimana Santa.



DOMENICA DELLE PALME, L’INIZIO DELLA SETTIMANA SANTA

La domenica delle Palme è il giorno che ricorda l’entrata di Gesù a Gerusalemme e corrisponde all’inizio della Settimana Santa con il ricordo degli ultimi momenti di vita di Cristo sulla terra. Si celebra infatti la Passione, la Morte e al Resurrezione. In questi ultimi giorni Gesù è presente a Gerusalemme dove predica in maniera molto intensa. L’evento è ben ricordato da tutti e quattro i vangeli. Nella sera del sabato Gesù giunge a Betfage e invita i discepoli a recuperare un asina e un puledro. Il giorno dopo un Gesù in groppa all’asina, entra nella città di Gerusalemme come era stato predetto dal profeta Zaccaria il quale aveva dichiarato che il re di Sion sarebbe giunto su un’asina seguito da un puledro. Una folla enorme ed esultante lo accoglie definendolo figlio di Davide esultando di gioia alla sua comparsa. Nelle mani della gente festante vi erano ramoscelli di ulivo e di palma, piante molto comuni in quella zona. Gesù entra quindi a Gerusalemme con acclamazioni e inni di gloria che nel mondo ebraico e nella Palestina di quel tempo venivano riservati solamente ai re. Però rispetto ai regnanti di un tempo, Gesù è in groppa a un’asina e non a un cavallo che invece rispecchia le figure regali. L’asina è un animale umile, mite e servizievole, utile nella vita dei contadini. Inoltre l’asino è una figura che è già presente nella vita di Gesù dato che sopra a questo animale fugge appena nato dall’Egitto insieme alla sua famiglia. Il Salvatore appare quindi un re non in base alla visione ebraica, ma che rispecchia i principi di Davide, di un potere che è dato dall’amore e dalla forza del perdono e della pace. La data della domenica delle Palme non è fissa, ma viene posta in base a quella della domenica di Pasqua e calcolata in rapporto alla prima luna piena successiva all’equinozio di primavera del 21 marzo. Quest’anno la domenica delle Palme si celebra il 14 di aprile. In questo giorno si ricordano anche i seguenti santi e beati – Sant’Asaco, San Bernardo di Tiron, San Giovanni di Montemarano, Santa Liduina Vergine, San Pietro Gonzalez, Beato Radulfo di Sisteron, Beata Isabella, Beato Filippo di Vercelli.

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