La morte di Giuseppe Ciarrapico, il “re delle acque minerali” deceduto a Roma questa mattina, è stata salutata con rammarico soprattutto da quella destra italiana di cui l’ex senatore del Pdl è stato sempre un simpatizzante, pure negli anni di militanza nella Democrazia Cristiana, quando mantenne vivi i rapporti con Giorgio Almirante. L’ex governatore della Regione Lazio, Francesco Storace, ha scritto:”Peppino Ciarrapico è stato un editore scomodo. E anche una personalità forte, gli si voleva bene e ci si litigava. Lo ricordo con affetto”. In ricordo di Giuseppe Ciarrapico, spentosi all’età di 85 anni dopo una lunga malattia, è arrivato anche il messaggio di Alessandra Mussolini, che ha dichiarato:”Mi rattrista apprendere ora della scomparsa di Giuseppe Ciarrapico, amico fraterno di mio padre Romano Mussolini, uomo sempre vicino alla nostra famiglia. Sentite condoglianze ai suoi cari”. (agg. di Dario D’Angelo)



GIUSEPPE CIARRAPICO, EX SENATORE PDL

E’ morto Giuseppe Ciarrapico, volto noto della politica e conosciuto anche per essere stato l’ex presidente della Roma. Si è spento quest’oggi nella capitale all’età di 85 anni, deceduto attorno alle ore 7:40 presso la clinica Quisisana dove era ricoverato. Oltre al suo ruolo di primo piano nel mondo politico e sportivo, Ciarrapico è stato anche il gestore delle terme di Fiuggi e per questo era stato soprannominato “il re delle acque minerali”. Nato il 28 gennaio del 1934 nella capitale, in gioventù era simpatizzante fascista per poi unirsi alla corrente della Democrazia Cristiana, e di conseguenza era amico sia di Giulio Andreotti quanto del segretario del Movimento Sociale Italiano, Giorgio Almirante. Ciarrapico è ricordato anche per il suo intervento di mediatore nella vicenda del “Lodo Mondadori”, fra l’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti, conclusasi con il pagamento di una penale di quasi 500 milioni di euro da parte della Fininvest.



GIUSEPPE CIARRAPICO, MORTO A 85 ANNI

Numerose le aziende a cui Ciarrapico era a capo, ed oltre alle terme di Fiuggi e alla Ciarrapico Editore, il politico possedeva anche le acque minerali Recoaro, numerose cliniche romane fra cui Villa Stuart, la compagnia di aerotaxi Air Capitol e il ristorante Casina Valadier. Nel 1991 divenne presidente della Roma, ma due anni, nel 1993, dopo dovette lasciare la guida dei giallorossi a seguito della denuncia e dell’arresto per bancarotta fraudolenta. E’ stato senatore della sedicesima legislatura (2008) con il Popolo della Libertà, candidatosi su richiesta di Silvio Berlusconi nonostante il parere contrario di Alleanza Nazionale. Numerose le vicende giudiziarie in cui Ciarrapico è rimasto invischiato fra cui gli arresti avvenuti a Roma e a Milano fra il marzo e il maggio del 1993. Un politico e imprenditore molto controverso quindi, come del resto ve ne sono stati molti altri nella storia italiana.

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