Dal prossimo giugno la pistola elettrica (il taser) non sarà più una sola sperimentazione bensì la regola fissa per tutte le forze dell’ordine: con l’annuncio durante un comizio della Lega nel Lazio, il Ministro degli Interni Matteo Salvini mette di nuovo mano alla “rivoluzione” del taser in Italia «A giugno arriva in dotazione delle forze dell’ordine la pistola elettrica». Dallo scorso 5 settembre infatti in ben 12 città italiane (da Milano a Roma fino a Catania) si erano iniziate le sperimentazioni del taser per provare ad ovviare, in determinati casi, ai proiettili veri e allo stesso tempo per fornire la migliore strumentazione possibile alle forze dell’ordine sul nostro territorio. «Per troppo tempo le nostre Forze dell’Ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano», scriveva qualche mese fa il leader leghista per lanciare la nuova sperimentazione. Oggi però, dopo le “prove” viste a Milano, Torino, Genova, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Caserta, Napoli, Brindisi, Catania e Palermo si arriva all’estensione completa e alla fornitura di pistole elettriche per tutta Italia.



COME FUNZIONA IL TASER

Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ma anche Vigili urbani nei comuni oltre i 100mila abitanti (secondo quanto stabilito nel Decreto Sicurezza a firma Salvini): il Taser – Thomas A. Swift’s Electronic Rifle – utilizza l’elettricità per immobilizzare il soggetto colpito dai militari, facendo contrarre tutti i muscoli, provocando dolori spasmi e impedendo qualsiasi tentativo di fuga. Dopo la sperimentazione, il Viminale si dice soddisfatto degli esiti (fungendo anche come deterrente) tanto da portarlo ora ad utilizzo su scala nazionale: una volta azionato il taser lancia due aghetti legati da fili elettrici al dispositivo in dote alle forze dell’ordine. A quel punto, vengono azionati scariche ad alta tensione in brevi impulsi contro il soggetto: le polemiche contro questo tipo di arma non si sono placate però in questi mesi, proprio per gli effetti e “controindicazioni” delle pistole elettriche. Per l’Onu, seppur considerandolo come arma “meno che letale”, il taser è stato inserito nella lista degli studenti di tortura; addirittura per Amnesty International l’arma sarebbe responsabile di centinaia di morti negli States.

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