Nuovi sviluppi sul caso della strage di Erba. A “Le Iene” andrà in onda oggi l’intervista esclusiva realizzata con Rosa Bazzi, condannata con il marito Olindo Romano all’ergastolo per l’omicidio di Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, fu l’unico a salvarsi dopo essere stato raggiunto da una coltellata alla gola. Il programma di Italia 1 ha annunciato che ci saranno nuove clamorose dichiarazioni a 12 anni dalla strage. Dopo aver intervistato Olindo Romano lo scorso ottobre, l’inviato Antonino Monteleone ha aggiunto un altro tassello alla sua inchiesta. L’intervista è stata realizzata a poche ore da un’altra importante novità: Azouz Marzouk, papà del piccolo Youssef e marito di Raffaella Castagna, ha presentato la richiesta presso la Procura di Milano di analizzare nuovo materiale mai sottoposto a indagine nella strage di Erba. L’uomo è infatti convinto dell’innocenza dei due coniugi condannati all’ergastolo.



STRAGE DI ERBA, AZOUZ MARZOUK QUERELATO DA FRATELLI CASTAGNA

La richiesta di Azouz Marzouk arriva poche settimana dopo il no della Corte di Assise di Como all’analisi di alcuni reperti trovati sulla scena della strage, e mai sottoposti prima d’ora a indagine. Ora dunque tocca alla Cassazione decidere. Una vicenda senza fine riaperta dalla Tunisia, dove Azouz Marzouk è tornato a vivere dopo essere stato espulso dall’Italia. Ma i fratelli Pietro e Giuseppe Castagna hanno deciso di ricorrere per vie legali, quindi hanno sporto querela nei confronti del cognato. «Sono sconcertati dalle ripetute dichiarazioni del signor Azouz e mi hanno chiesto di comunicare l’incarico conferitomi di difendere la loro reputazione e la loro dignità in ogni sede, così come si è fatto e si farà», ha dichiarato il legale di famiglia, l’avvocato Massimo Campa, come riportato da La Stampa. Il tunisino è tornato a mettere in dubbio le responsabilità dei condannati, Olindo Romano e Rosa Bazzi, dando però l’impressione di recitare un copione, secondo i fratelli Castagna. «Non si dovrebbe infierire sui familiari colpiti, vittime superstiti. Ancor più da parte di chi, come Azouz Marzouk, dovrebbe condividere un dolore immenso e non cercare un’effimera ribalta», ha concluso il legale.



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