La giornata di ieri, domenica 14 aprile, sarà ricordata come quella del panico (in senso parossistico) di più di un miliardo di utenti in tutto il mondo a seguito del “down” che ha coinvolto contemporaneamente le piattaforme sociale di Facebook e Instagram oltre che quella di istant messaging di Whatsapp: un “buio” di quasi tre ore che però ha continuato a causare problemi almeno fino a sera, prima che tra rallentamenti e ricadute le tre piattaforme ricominciassero a funzionare. Ma a un giorno di distanza quali sono state le cause principali di quel blackout sociale e che è stato il più lungo nella storia della piattaforma di Mark Zuckerberg? Per quanto riguarda quest’ultima, l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di un malfunzionamento interno che avrebbe riguardato i server e la cui manutenzione si fa sempre più complessa anche per tenere sotto controllo le piattaforme ad esso collegate come gli stessi Whatsapp e Instagram e anche Messenger. Per il sistema di istant messaging, invece, si parla con insistenza di un attacco hacker portato ai server dell’azienda e qualcuno avanza una ipotesi ‘complottista’, ovvero che si è trattato di un’azione nata come risposta all’arresto di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks. (agg. di R. G. Flore)



BUIO PER TRE ORE, POI…

È durato almeno tre ore il “crollo” di WhatsApp, Facebook e Instagram in Europa. L’allarme è scattato a mezzogiorno, poi alle 15 i social che fanno capo al “network” di Mark Zuckerberg hanno smesso di registrare rallentamenti e blocchi. Un portavoce di Facebook ha confermato il disservizio. “Nel corso della giornata, alcune persone potrebbero aver riscontrato problemi d’accesso alle app della famiglia Facebook”. Poi ha rassicurato gli utenti spiegando che “il problema è stato risolto” e si è scusato per “l’inconveniente”. Per quanto riguarda l’Italia, i problemi maggiori sono stati individuati a Roma, Milano e Palermo. In Europa invece tra Londra e Rotterdam. Per tre ore dunque è stato impossibile aggiornare Facebook, telefonare, scrivere o leggere messaggi tramite WhtsApp, oltre che vedere e condividere foto su Instagram. Non è ancora chiaro se il malfunzionamento sia legato al lavoro che sta facendo il colosso per integrare Facebook, Instagram e WhatsApp in modo che gli utenti possano scambiarsi messaggi tra loro senza limiti. (agg. di Silvana Palazzo)



“DOWN” TERMINATO

I problemi su Facebook, Instagram e WhatsApp sembrano essere finiti. I social network della galassia di Zuckerberg hanno registrato difficoltà di connessione al feed delle notizie e di caricamento dei profili, ma ora il peggio sembra essere passato. Al momento non sono note le cause del problema (e da Menlo Park non arrivano comunicati ufficiali), ma intanto gli hashtag #facebookdown, #instagramdown e #whatsappdown sono trend topic. Questi problemi sono emersi un mese dopo il lungo blackout social della storia: ben 14 ore di disconnessione. I picchi maggiori dei disservizi, rallentamenti e accessi negati sono stati registrati in Europa e nel Sud Est asiatico. Ne giova Twitter, dove si sono appunto riversati tutti gli utenti. E così per Telegram, un altro servizio di messaggistica istantanea proprio come WhatsApp che però è totalmente operativo. Molti hanno ironizzato: «Speriamo che Zuckerberg non li compri». (agg. di Silvana Palazzo)



PANICO SUI SOCIAL

Cosa sta succedendo a Whatsapp, Facebook e Instagram? E’ questo l’interrogativo che in queste ore si stanno ponendo milioni di persone, non soltanto in Italia ma in diverse parti del mondo, a causa del “down” che da ormai più di due ore sta interessando i sopracitati social network. Per il momento i social appartenenti al gruppo Zuckerberg non hanno emesso alcun comunicato rispetto alle cause che stanno determinando questi disservizi e per questo motivo è difficile individuare quale sia l’origine del problema nelle comunicazioni e nell’utilizzo di Whatsapp, Facebook e Instagram. Possiamo però affidarci all’esperienza e citare l’ultimo caso simile, verificatosi appena il mese scorso, quando il down durò addirittura 14 ore: in quel caso tutto dipese da un problema al server scaturito da un errore umano. Cose che capitano, come in tutti i posti di lavoro: peccato che per questi colossi, quando si sbaglia, se ne accorgano miliardi di persone…(agg. di Dario D’angelo)

PROBLEMI IN TUTTO IL MONDO

Non c’è soltanto l’Italia a dover fare i conti con una situazione di “down” per quanto riguarda Whatsapp, Facebook e Instagram. Basta fare un rapido giro su Twitter per rendersi conto che gli hashtag #whatsappdown, #facebookdown e #instagramdown sono virali in diverse zone del Pianeta. Come si evince dalla mappa fornita dal portale specializzato “DownDetector”, che monitora le segnalazioni degli utenti nel mondo, il guasto – che inizialmente era stato localizzato tra Stati Uniti ed Europa – si è poi concentrato soprattutto in Europa e nel sud-est asiatico, in particolare in Malesia. Il malfunzionamento è arrivato a un mese dal blocco più lungo della storia dei social, durato quattordici ore: all’epoca si parlò di un problema sui server e venne smentita l’ipotesi di un attacco hacker. Cosa c’è dietro questo guasto che sta mandando nel panico milioni di utenti? (agg. di Dario D’angelo)

OSCURI I MOTIVI DEL “DOWN”

Whatsapp, Facebook e Instagram sono down. Da qualche minuto a questa parte l’applicazione di messaggistica, il social network per eccellenza, e il social delle foto, non sono più aggiornabili o non rispondono ai comandi. Cosa sta succedendo? La prima cosa che salta l’occhio è che le tre app, le più utilizzate in assoluto in Italia quanto in gran parte del mondo, sono tutte di Mark Zuckerberg, quindi appartenenti alla stessa famiglia. Probabile che stiano facendo dei lavori di ripristino o stiano apportando delle modifiche? Al momento non è ancora ben chiaro, anche se, bisogna dirlo, il “down” si è verificato soltanto pochi minuti fa. Per provare a capirne di più sul problema, ci siamo fatti aiutare da Downdetector, un sito specializzato proprio nel segnalare i malfunzionamenti delle app più utilizzate. In base a quanto si legge «Dal 12:38 PM CEST ci sono problemi con Whatsapp». La mappa delle interruzioni che mostra i problemi, segnala in particolare una zona rossa (quindi con molti allert) a Napoli e provincia, con l’aggiunta di Milano, Torino e Venezia.

WHATSAPP, FACEBOOK E INSTAGRAM DOWN

Qualche malfunzionamento a Roma, anche se al momento i problemi maggiori sembra riscontrarli la Campania. Situazione molto simile per Facebook, con Downdetector che segnala «Dal 12:40 PM CEST ci sono problemi con Facebook». Il social network, scrutando la mappa, sembrerebbe avere meno problemi rispetto a Whatsapp, visto che al momento le zone più colpite sono circoscritte a Bologna, Arezzo, e in parte Milano e Roma; poca roba invece a Napoli, e ciò potrebbe far pensare che i problemi alle tre app di cui sopra, anche se facenti parte dello stesso gruppo, possano essere disgiunti. Vediamo infine le segnalazioni per quanto riguarda Instagram, di cui vengono segnalati problemi dalle ore 12:37 soprattutto nella capitale e nel Lazio, dove vi è una zona di colore rosso vivo. Instagram down anche a Milano, Torino, Bari e Napoli, per un problema, quello del social fotografico, quindi più diffuso rispetto alle altre due app, o almeno così sembrerebbe.

I MAGGIORI PROBLEMI SEGNALATI

Per curiosità Instagram non funziona anche a Londra, dove anche in questo caso troviamo una zona di rosso acceso attorno alla capitale inglese, e di conseguenza il problema non sembrerebbe limitato alla sola Italia. Per quanto riguarda l’app in questione, i problemi più segnalati sono quelli del log-in (57% come riporta Downdetector) e con il sito web. Su Facebook invece, vi sono segnalazioni per un blackout totale pari al 18%, quindi down sia mobile che versione web, mentre il 53% segnala solo problemi sul web, e il 28% solo su mobile. Infine per Whatsapp, i problemi maggiori si hanno con la connessione al server, seguiti dall’inviare o ricevere i messaggi, per chiudere con il log in. Non ci resta che attendere una comunicazione ufficiale in merito, nel frattempo, tutti su Telegram, come di consueto in queste situazioni.