«Quello che dovrò dire lo dirò al tribunale, ho cambiato vita, ho deciso di dire le cose come stanno, di dire la verità, voglio avere una vita nuova», spiega così Marysthell Polanco ai colleghi di RepTv al Tribunale di Milano in merito al Processo Ruby Ter dove è imputata assieme a Silvio Berlusconi e altre ex olgettine per le famose “cene eleganti” di Arcore. La possibile svolta infatti arriva oggi quando il Tribunale ha deciso di sospendere il processo per consentire al candidato Berlusconi di partecipare alla campagna elettorale per le Europee: la richiesta è stata formulata dalla difesa dell’ex premier, subito accolta sulla base del «principio di leale collaborazione tra il potere giudiziario e quello legislativo». Ma non è questa la svolta prospettata: ha infatti parlato la Polanco, già presente assieme a Imane Fadil – la ragazza marocchina morta un mese fa dopo giorni di agonia per un male misterioso ancora non specificato – nel processo Ruby Bis: ebbene, l’ex oggettiva ha spiegato ai cronisti fuori dall’aula «Può darsi che la mia versione davanti ai giudici sarà diversa rispetto a quella del processo Ruby bis, ho deciso di dire le cose come stanno, adesso mi sento una donna con dei figli e voglio dire la verità».
BERLUSCONI RISCHIA QUALCOSA?
Secondo Maryshtell Polanco, la sua posizione potrebbe non essere molto diversa da quella di Imane dopo che già negli scorsi giorni era stata sentita in merito alla misteriosa morte della ragazza marocchina, teste del processo Ruby Ter. Il sospetto avvelenamento continua ad essere la pista “preferita” da Polanco e altri protagonisti del processo, sebbene finora ogni singolo esame in merito è stato trovato negativo e dunque resta più probabile la morte per un lupus o un altro morbo gravissimo, comunque una morte naturale e non un omicidio. «È molto strano che ancora non si sia scoperto cosa è stato a farla morire, certo che ti viene l’ansia, mi è dispiaciuto tanto per lei, è una cosa assurda e mi sono fatta tante idee» continua però ad attacca la ex showgirl, spiegando poi come potrebbe a questo punto davanti ai giudici alla ripresa del processo «modificare la mia versione sulle cene eleganti». Secondo l’accusa – come riporta Repubblica – la testimonianza resa nel precedente processo sarebbe stata fornita in cambio di denaro da parte di Berlusconi ed è proprio su questo punto che i giudici dovranno cercare di far emergere la verità prima che l’ennesimo processo mediatico sia consumato fuori dall’aula prima ancora delle sentenze. «Bisogna indagare e capire cosa sia successo. Se ho paura di essere in pericolo anche io? Dopo questa cosa puoi avere anche gli incubi», conclude la Polanco ai giornalisti fuori dal tribunale.