L’allarme PFAS scuote il Nord Italia, il Veneto allerta le altre regioni coinvolte. «Una sostanza così poco utilizzata e di nuova generazione per essere riscontrata in queste quantità nel fiume più grande d’Italia fa supporre che si possano trovare a monte fonti di inquinamento importanti», il commento di Arpav, seguito dalla nota di Palazzo Balbi: «Per questo motivo la Regione del Veneto sta predisponendo una segnalazione alle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte riguardo a questo ritrovamento». Come riporta Avvenire, non è il primo caso: nell’agosto del 2018 il C6O4 era stato rinvenuto nelle stazioni di rilevamento poste nel perimetro di Miteni Spa (Trissino, Vicenza). Arpav ha però evidenziato: «Data l’ubicazione dei punti di campionamento, risulti pressoché impossibile che derivi dal sito inquinato nell’area dell’azienda Miteni. Il composto quasi sicuramente deriva dalle regioni del bacino padano a monte idraulico». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, scattato l’allarme PFAS nel Po. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“PRIMARIA QUESTIONE AMBIENTALE NAZIONALE”
Pfas di nuova generazione nel Po: scatta l’allarme acqua contaminata, Arpav ha riscontrato la presenza di C6O4 nelle acque del fiume. Una questione che «interessa tutto il Paese, una primaria questione ambientale nazionale» secondo il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, che sta predisponendo una segnalazione alle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Come riporta l’Ansa, le campionature sono state eseguite dopo la contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. Dopo la segnalazione relativa alle acque contaminate nei pressi dello stabilimento della Miteni, a marzo è stata riscontrata una positività presso la stazione di acque superficiali sul fiume Po a Corbola, con la determinazione di un quantitativo di alcune decine di nanogrammi litro. Una situazione da monitorare con grande attenzione.
PFAS NEL PO, IL COMMENTO DI LUCA ZAIA
Come riportano i colleghi di Vicenza Today, il governatore del Veneto Luca Zaia ha sottolineato: «Questa è la conferma che la questione PFAS è un tema che interessa tutto il Paese, ed è una primaria questione ambientale nazionale. Per questo motivo è necessario che il Governo, come ha già fatto il Veneto da tempo, intervenga fermamente, ponendo limiti zero». Prosegue il leghista: «Invitiamo, quindi, il Ministero dell’Ambiente a muoversi sulla linea già tracciata dalla nostra Regione, agendo il più rapidamente possibile. Ciò a tutela della popolazione non solo delle aree interessate da questo tipo di inquinamento in Veneto, ma di tutti i cittadini del nostro Paese».