Dopo l’incontro con Papa Francesco per Greta Thunberg potrebbero spalancarsi anche le porte del ministero dell’Ambiente. Lo ha annunciato il titolare del dicastero, Sergio Costa, come riportato dall’Ansa:”Ci stiamo organizzando per un incontro con Greta al più presto. Ne ho piacere, la seguo molto. Per noi quello che sta facendo è importantissimo: non in quanto Greta ma perché rappresenta tutti i giovani del mondo e quindi anche i giovani italiani”. A margine di un evento al Coni, Costa ha spiegato:”In Italia il 15 marzo i ragazzi italiani sono scesi in piazza e hanno manifestato ma senza bandiere e senza colori né appartenenze, perché la cosa importante era manifestare per la tutela dell’ambiente e fare in modo di svegliare tutti da questa sorta di torpore in materia di tutela ambientale e ai cambiamenti climatici. Le istituzioni hanno il dovere di ascoltare Greta e i giovani per l’ambiente ma hanno anche il dovere di farli partecipare alle decisioni” (agg. di Dario D’Angelo)
LE PAROLE DI GIOVANNINI
Greta Thunberg ha incontrato Papa Francesco quest’oggi: l’attivista svedese, in Italia per portare avanti la sua battaglia sui cambiamenti climatici, ha fatto visita al Pontefice, che «ha ringraziato e incoraggiato Greta per il suo impegno in difesa dell’ambiente» come riporta il direttore della sala stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti. Come riporta Aska News, domani mattina il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini e la 16enne saranno ricevuti dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati: «Greta ha avuto il coraggio di rivolgersi al mondo e dire la verità. Avrebbe potuto farlo chiunque. Invece, la voce è uscita da una ragazza di soli 16 anni, che ha deciso di mettere i leader mondiali nelle condizioni di dover ascoltare e di assumersi le proprie responsabilità. E con lei milioni di ragazze e di ragazzi hanno deciso di lottare in prima persona affinché venga garantito un futuro sostenibile per loro e per il pianeta. Non possiamo che apprezzare il fatto che i media di tutto il mondo si siano finalmente interessati a questi temi fondamentali che, se non affrontati subito, determineranno danni enormi non solo dal punto di vista ambientale ma anche sul piano economico, sociale e istituzionale», le parole del fondatore dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
GRETA THUNBERG INCONTRA PAPA FRANCESCO
«Join the climate strike»: con questo cartello Greta Thunberg si è presentata in Piazza San Pietro per assistere all’Udienza Generale di Papa Francesco, salvo poi incontrarlo brevemente alla conclusione e scambiare con il Pontefice un breve dialogo incentrato sulle battaglie che la giovanissima attivista per il clima intraprende ogni venerdì (Fridays For Future) da diversi anni a questa parte. «Mi ha detto di andare avanti» ha commentato la ragazzina svedese, felice di aver incontrato quel Santo Padre che addirittura ha dedicato una sua enciclica al tema della salvezza ambientale del nostro Pianeta. Lei ringrazia, lieta per il supporto e partecipa al rito del ‘baciamano’: non è durato moltissimo l’incontro celebrato da giorni all’interno del “tour” europeo di Greta che vedrà un intervento in Senato e venerdì lo sciopero per il clima nella Capitale Roma. «Unisciti allo sciopero per il clima» era il cartello presentato da Greta Thunberg a Papa Francesco e su quel “vai avanti” la ragazzina sogna di poter avere un appoggio, quantomeno “morale”, da parte della Chiesa.
LO SCIOPERO PER IL CLIMA A ROMA
Il prossimo venerdì 19 aprile, giorno del venerdì santo per la Pasqua di tutti i cristiani, Greta Thunberg accompagnata da mamma Malena Erman con il suo consueto zaino in spalla, le treccine rosse e i cartelli pro-clima si presenterà in Piazza del Popolo a Roma per partecipare all’ennesimo sciopero studentesco dopo quello globale del 15 marzo scorso. «Sono sul treno per il parlamento europeo, il Senato italiano, il Vaticano e la Camera dei deputati durante le feste di Pasqua. Venerdì parteciperò allo sciopero scolastico di Roma. Lo so che è vacanza, ma la crisi climatica non va in vacanza e nemmeno noi», aveva detto la stessa ragazzina all’inizio di questa settimana mentre era in viaggio sul treno (perché l’aereo non lo usa per le troppe emissioni ambientali, ndr). Ieri al Parlamento Ue la giovane attivista aveva di nuovo intimato i grandi d’Europa a prendere posizione per combattere il riscaldamento globale lasciando anche parole “polemiche” sulle (legittime) parole spese in merito alla tragedia di Notre Dame: «Bisogna pensare come se dovessimo costruire una cattedrale, vi prego di non fallire. Il mondo ha assistito con orrore e enorme dolore all’incendio di Notre Dame ma questa sarà ricostruita. Spero che le nostre fondamenta siano ancora più solide ma temo non lo siano».