Dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, il giudice si è espresso solo in serata condannando l’infermiera di Piombino, Fausta Bonino, all’ergastolo. La donna è stata ritenuta colpevole di quattro casi su dieci contestati e relativi alle morti sospette avvenute in corsia mentre era in servizio. La donna era rimasta in aula fino alla lettura del verdetto, accompagnata dal marito e da uno dei figli ma, come rivela Repubblica.it, all’uscita dall’aula del tribunale di Livorno non è riuscita a trattenere le lacrime esclamando: “Non è giusto, non ho fatto nulla!”. Il giudice, con la sua decisione, ha confermato la richiesta della procura che aveva avanzato l’ergastolo come condanna al termine del primo grado che si è celebrato col rito abbreviato. La difesa e la stessa Bonino, fino a questa mattina avevano ribadito l’innocenza dell’infermiera sostenendo l’impossibilità tecnica di un suo coinvolgimento e chiedendo invece l’assoluzione. “Ci ha sorpreso il frazionamento dei casi e certamente faremo appello”, è stato il commento dell’avvocato difensore Cesarina Barghini. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ERGASTOLO PER INFERMIERA PIOMBINO

Fausta Bonino è stata condannata all’ergastolo. Questa la sentenza del tribunale di Livorno per l’infermiera accusata di aver ucciso alcuni pazienti ricoverati all’ospedale di Piombino tra settembre 2014 e settembre 2015. La difesa della donna aveva chiesto e ottenuto di poter accedere al rito abbreviato. I giudici hanno riconosciuto Fausta Bonino colpevole per quattro casi sui dieci che invece voleva l’accusa. Quindi per i restanti sei la sentenza letta in aula stasera ritiene che «il fatto non sussiste». Questo dunque il verdetto per l’infermiera killer di Piombino (Livorno), imputata di omicidio volontario plurimo. La donna ha aspettato in aula la lettura della sentenza da parte del giudice Marco Sacquegna, che si era ritirato in camera di consiglio dalle 15 circa. L’infermiera è rimasta all’interno dell’aula mentre è uscito il suo difensore, l’avvocato Cesarina Barghini. (agg. di Silvana Palazzo)



“IO VITTIMA DELLA GIUSTIZIA”

Fausta Bonino è ancora all’interno del tribunale di Livorno in attesa del giudizio del Gup che si esprimerà con sentenza al termine del processo di primo grado. Il Pm, ricordiamolo, ha chiesto la condanna all’ergastolo a scapito della infermiera di Piombino accusata di 10 morti in corsia presso l’ospedale in cui lavorava. Prima di entrare in aula, questa mattina, ha incontrato i giornalisti accogliendoli con un sorriso tiratissimo: “Mi aspetto giustizia, dopo aver sentito la richiesta dell’ergastolo sono stata male, ora mi auguro tutto il bene del mondo, mi auguro la verità”, ha commentato. La donna continua a definirsi “vittima della giustizia”, ha detto ai giornalisti. Intanto il giudice da oltre tre ore è ancora in camera di consiglio. Una decisione che si sta valutando dalle 14.30 di oggi. Secondo il giornalista e inviato de La vita in diretta, potrebbe quindi esserci una spaccatura, dal momento che in queste settimane non ci sono stati testimoni da sentire. Tutto dunque resta nelle mani del giudice che potrebbe decidere su questa prima tappa processuale che vede Fausta Bonino coinvolta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



INFERMIERA PIOMBINO, OGGI LA SENTENZA

Fausta Bonino, l’infermiera di Piombino accusata di aver provocato la morte di dieci pazienti fra settembre 2014 e settembre 2015, è in attesa della sentenza del processo di primo grado che si è svolto nei suoi confronti. La donna è stata giudicata con il rito abbreviato, come richiesto (ed ottenuto) dalla sua difesa. A carico della Bonino, il reato di omicidio plurimo aggravato e continuato. Ad essere rinviato a giudizio, come rammenta La Nazione, era stato anche Michele Canalis, il primario del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Piombino dove l’infermiera lavorava. Il medico è accusato di non aver vigilato adeguatamente sul rispetto dei protocolli terapeutici. Secondo l’accusa, l’infermiera avrebbe causato la morte di dieci persone iniettando dosi eccessive quanto letali di eparina. Tre anni fa la Bonino, oggi 57enne, fu arrestata in quanto sospettata di aver ucciso alcuni pazienti nel corso della loro degenza nel reparto di anestesia e rianimazione attraverso l’uso “deliberato e fuori dalle terapie prescritte” di eparina in dosi tali da “determinare il decesso” provocato da improvvise emorragie.

FAUSTA BONINO VERSO CONDANNA ERGASTOLO?

Per Fausta Bonino, l’infermiera di Piombino accusata di aver provocato le morti in corsia, la procura di Livorno ha ipotizzato il reato di omicidio plurimo aggravato e continuato ed ha chiesto la condanna all’ergastolo sebbene il processo si sia svolto con il rito abbreviato. La donna ora è in attesa di scoprire il suo destino in vista della lettura della sentenza al tribunale di Livorno dove il giudice Marco Sacquegna si è ritirato in camera di consiglio. La donna aveva già vissuto l’incubo del carcere ma il 20 aprile del 2016 il Riesame di Firenze annullò l’ordinanza di custodia in carcere e l’infermiera fu scarcerata. Nel dicembre del 2017 fu depositata la relazione degli esperti che certifica come dieci delle morto sospette avvenute all’0spedale di Piombino siano compatibili con la somministrazione di eparina, un anticoagulante. Le indagini vengono chiuse nel giugno scorso e la Bonino, nel frattempo sospesa dall’Asl, viene accusata di omicidio plurimo. Durante l’intera vicenda la donna si è sempre proclamata innocente.