Maria Antonietta, la donna bruciata dall’ex a Reggio Calabria, sta proseguendo il suo difficile periodo di cure dopo aver ricevuto ustioni gravissime su circa il 70% del corpo. Si trova da settimane ricoverata presso l’ospedale specializzato di Bari, e il programma di Rai Uno, “Storie Italiane”, è tornato ad intervistarla. Una donna forte, che sta lottando e combattendo ogni giorno nonostante dolori atroci e continue operazioni, ma che è intenzionata ad andare avanti, vogliosa di riabbracciare i propri figli. E il suo ex? Ciro Russo è stato arrestato, dopo quanto commesso poche settimane fa: l’evasione ai domiciliari da Ercolano, il viaggio di quattrocento chilometri fino a Reggio Calabria, quindi l’aggressione all’ex moglie e il fermo. Una vicenda agghiacciante in cui ad avere la peggio è stata proprio Maria Antonietta, la cui vita non sarà più quella di prima. La donna sapeva che prima o poi sarebbe “arrivato il suo momento”, come ha riferito più volte, ma ha comunque trovato il modo di andare avanti, grazie anche al papà, sempre a fianco del suo letto d’ospedale da quando è avvenuta la tragedia.
MARIA ANTONIETTA A STORIE ITALIANE
«Sto abbastanza bene – esordisce la povera Maria Antonietta – stamattina mi sento abbastanza bene sono sincera, grazie a tutti quanti che ogni giorno mi caricate sempre di più, il mio obiettivo è quello di uscire e di farcela, e di tornare a casa dai miei figli. E’ una lotta al dolore e a livello psicologico, perché certi momenti ti senti completamente giù». Eleonora Daniele le chiede quindi dove si trova suo padre: «Sta arrivando – prosegue – passerà la Pasqua con me. Mio padre è una forza, mi darà quell’input giusto per poter affrontare ciò che devo affrontare, gli voglio un bene dell’anima». Maria Antonietta volge quindi il proprio pensiero al figlio piccolo, che non ha ancora incontrato da quando è accaduto il tutto: «Mio figlio piccolo ancora non sa bene cosa sia successo, e mi auguro di sostenerlo quando scoprirà tutto, ce la faremo. Quell’uomo era comunque il papà dei miei figli…».