Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato alla prestigiosa rivista francese La Revue de Politique Internationale, soffermandosi in particolare sul presente e futuro dell’Unione Europea. Il capo dello stato parla dei cambiamenti che sta affrontando l’Ue in queste settimane, fra “uscite” e “entrate”: «Vi è un gran numero di Paesi che si trovano in situazioni senza precedenti – le sue parole – ma non credo che questi cambiamenti possano avere conseguenze sul funzionamento del Parlamento, della Commissione e del Consiglio europeo, e meno ancora minacciare l’esistenza dell’Unione. La logica storica che sottende all’integrazione è più forte di tutte le polemiche, di tutte le contestazioni e di tutte le deviazioni». Mattarella si sofferma in particolare sul senso di appartenenza dei cittadini europei, che nonostante quanto sostengono gli scettici, è sempre più radicato: «Lungi dal provare estraneità – afferma il presidente dell’Italia – come vorrebbero far credere alcuni, gli europei provano un senso di appartenenza crescente. E paradossalmente, all’origine di questo rinnovato interesse vi sono i movimenti euroscettici. A forza di denigrare le istituzioni e le politiche europee, sono riusciti a mobilitare nuovamente gran parte della popolazione».
MATTARELLA: “IL SOVRANISMO NON MINACCERÀ L’UE”
E fra i temi centrali e pregnanti dell’Unione Europea, continua ad esservi quello dei migranti, una questione che si ripresenta ogni qual volta una “carretta” del mare viene soccorsa nel Mediterraneo. Secondo Mattarella bisogna lavorare con rapidità ed energia, per trovare delle soluzioni che lo stesso definisce «Veramente europee: canali di migrazione legali; misure per combattere i trafficanti di esseri umani; mezzi per migliorare le condizioni di vita nei paesi di provenienza». Mattarella, a proposito, ricorda come i migranti non si dirigono mai verso un solo paese, ma verso «l’Europa nel suo complesso. Ripeto: soltanto una soluzione europea può consentirci di padroneggiare un fenomeno che rischia di scuotere il continente. Questo sarà uno dei temi principali della prossima legislatura europea». Mattarella ha affrontato anche il tema dell’estradizione dei terroristi italiani che si trovano ancora in Francia, usufruendo di una vecchia legge di Mitterand: «I nostri due paesi sapranno trovare un accordo su una questione delicata come quella delle estradizioni».