Natuzza Evolo potrebbe presto essere Beata. A parlare oggi alla trasmissione La vita in diretta è stato il figlio Antonio, secondogenito, il quale ha commentato: “è stata una felicità immensa per i suoi figli spirituali, ha fatto felice non solo me e i miei fratelli ma tutti i figli spirituali che la chiamavano mamma”. La donna, a detta del secondo dei suoi cinque figli, nella sua umiltà, “nascondeva tutto e cercava di non fare vedere nulla, ma la sua grande sofferenza che aveva come oggi che viveva la crocifissione doveva stare a letto. Dava tutto per i suoi figli e con la sua sofferenza voleva somigliare molto a Gesù”, ha aggiunto. A parlare è stata anche Dajana D’Ippolito, la donna che sostiene di essere stata miracolata da mamma Natuzza. Dajana conobbe Natuzza Evolo durante i cenacoli di preghiera che le diedero una grande fede, avvicinandola sempre di più a Gesù. Al programma di Raiuno ha poi raccontato la sua esperienza, vissuta il 15 aprile dello scorso anno, quando durante la sua terza gravidanza iniziò a stare male in piena notte a causa di una emorragia che rese necessario il ricovero d’urgenza all’0spedale di Taranto, dove i medici che confermarono la gravità della situazione. Prima di andare in ospedale prese da casa un fazzoletto di mamma Natuzza di un anno prima, “noi abbiamo iniziato ad invocare Gesù, come diceva Natuzza, smisi di tremare all’improvviso”. Il figlio nacque e a due ore dal delicato intervento era già in piedi. “Per i medici dovevo ringraziare il cielo”, ha commentato. Antonio ha definito Natuzza una “mamma meravigliosa, io ero un figlio monello, lei dolcissima, affettuosa e molto paziente, non ci ha mai fatto mancare nulla nè sentire il peso della spiritualità”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NATUZZA EVOLO VERSO LA BEATIFICAZIONE

Si torna a parlare di Natuzza Evolo a “La Vita in Diretta”. Mentre è in corso il processo di beatificazione della mistica calabrese, arriva Pasqua e la chiesa della Madonna degli Angeli a Paravati di Mileto è diventata meta di fedeli e pellegrini, provenienti da ogni parte d’Italia. La presenza negli ultimi tempi è cresciuta a causa della beatificazione della mistica, che nella Settimana Santa riviveva sul proprio corpo la passione del Signore e quindi le sofferenze causate dalla flagellazione e dalla salita al calvario. In queste ore Natuzza Evolo cadeva in uno stato di estasi e le stimmate si trasformavano a contatto con bende e fazzoletti in testi di preghiera in lingue diverse, tanto che le persone di Paravati oggi custodiscono gelosamente questi fazzoletti che trasudano di mistero e fede. Per anni nel Venerdì Santo scienziati e uomini di chiesa sono stati accanto a Fortunata Evolo per alleviarne le sofferenze e cercare di dare una spiegazione ai segni dolorosi sul corpo martoriato.



NATUZZA EVOLO, IL MISTERO DELLE STIMMATE DEL VENERDÌ SANTO

«Ricordo quei giorni con grande sofferenza. Eravamo in tanti a sostare in preghiera nell’attesa che le sofferenze si placassero», ha affermato una devota di Natuzza, che vive a Catanzaro, ai microfoni di zoom24. Ha parlato di una giornata molto grigia e fredda, poi la gioia per la ripresa di Natuzza Evolo. «Dopo poche ore nel cielo di Paravati è anche spuntato il sole, il segno della rinascita, della resurrezione». Oggi negli archivi della fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime è conservato uno dei tanti messaggi di Gesù a Natuzza Evolo, legati a questo periodo e precisamente al periodo pasquale del 1998. «Il mio Cuore è ferito e non voglio che gli uomini si perdano; si devono salvare con noi. Ci vogliono sofferenze e preghiere, quindi offri tutto per loro». Finora nessun medico o studioso che ha analizzato i vari fenomeni, fuori dal comune, è stato in grado di dare una valida spiegazione scientifica a quanto accaduto a Natuzza Evolo.

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