Il dna ha incastrato tre dei quattro africani arrestati con l’accusa di omicidio e di stupro ai danni di Desiree Mariottini, la 16enne di Roma trovata morta nella notte fra il 18 e il 19 ottobre, in uno stabile abbandonato del quartiere San Lorenzo. Alinno Chima, Mamadou Gara e Yusif Salia, arrestati poche ore dopo la scoperta del cadavere, hanno abusato della giovane, come confermato dalle loro tracce genetiche trovate sul corpo della povera Desirèe, uccidendola dopo averle somministrato della droga. Nessuna traccia biologica invece di Brian Minthe, il quarto arrestato dopo il delitto, ma come riferisce Repubblica, non è detto che nei suoi confronti vengano meno le accuse. Una possibile svolta nel caso, dopo che il quindici novembre scorso il riesame aveva riconosciuto il reato di omicidio solamente nei confronti di Gara, due giorni dopo che il tribunale aveva fatto cadere le medesime accuse verso Alinno e Minthe, imputando loro solo la violenza sessuale. Resta da chiarire la posizione del quarto, il 32enne ghanese Yusif Salia, che ha sempre sostenuto: «Non ero lì quella notte, non ho dato la droga a Desirèe. Ho avuto un rapporto con lei, le avevo chiesto di venire via con me».
DESIRÈE MARIOTTINI: IL DNA INCASTRA TRE ARRESTATI
Gli elementi raccolti dalla procura e dalla squadra mobile di Roma sembrano sufficienti per poter chiudere le indagini e rinviare a giudizio i quattro, sostenendo quindi la tesi degli inquirenti. Vi è anche un quinto arrestato, l’italiano Marco Mancini, che era stato interrogato ai primi di novembre e che sarebbe colui che avrebbe venduto agli aguzzini gli psicofarmaci, poi assunti dalla povera Mariottini, morta per overdose. Il gip Maria Paola Tomaselli aveva convalido il fermo del 36enne, ma facendo cadere l’aggravante della cessione di sostanza stupefacente ad un minorenne. Quella di Desirèe fu una delle pagine di cronaca nera più terribili dell’anno scorso, una vicenda che scosse l’opinione pubblica, una storia di violenza e degrado con protagonista una ragazza giovanissima che nella vita avrebbe dovuto fare tutto, tranne che trovarsi in quel maledetto stabile abbandonato nuda e senza vita.