Nessun commento da parte di Antonio Ingroia sulla vicenda del fermo all’aeroporto parigino di Rossi mentre si stava imbarcando su un volo per l’Italia perché “visibilmente in stato di ebbrezza”, come rivelato da Repubblica. Si fa riferimento a fonti aeroportuali, secondo cui l’ex magistrato, che attualmente pratica la professione di avvocato, sarebbe stato accompagnato in una zona dell’aeroporto non lontana dai gate. Il consolato italiano è stato avvertito della situazione, ma qualche ora dopo è stato dato a Ingroia il permesso di partire, una volta tornato nelle condizioni per prendere l’aereo e viaggiare in Italia. Chi è in stato di ebbrezza può essere pericoloso per sé e gli altri passeggeri, quindi non può essere ammesso. È dunque una questione di sicurezza. Il nome di Antonio Ingroia è legato all’inchiesta della procura di Palermo sulla trattativa tra Stato e Mafia. Nel 2013 tentò l’avventura politica alla guida di Rivoluzione Civile, ma la sua lista non superò la soglia di sbarramento per l’accesso in Parlamento. (agg. di Silvana Palazzo)



I COLLABORATORI: “VICENDA PRIVATA”

L’ex pm Antonio Ingroia è stato fermato venerdì all’aeroporto parigino di Rossi prima di imbarcarsi su un volo per l’Italia. Sarebbe risultato in stato di ebbrezza secondo le autorità francesi, ma i suoi collaboratori, interpellati dal Corriere della Sera, hanno detto di non sapere nulla di questa vicenda. D’altra parte hanno escluso che l’ex magistrato possa essere stato fermato in stato di ebbrezza: «In ogni caso sarebbe una vicenda privata che nulla ha a che fare con il lavoro e l’impegno del dottor Ingroia». Secondo quanto riportato da Lettera43, Antonio Ingroia è stato assistito – da privato cittadino italiano – dalle autorità consolari italiane e ha successivamente proseguito il suo viaggio. Questa piccola disavventura parigina rappresenta comunque l’ultimo episodio della parabola di un personaggio pubblico: Antonio Ingroia ha sempre fatto discutere e parlare di sé, prima con le sue inchieste giudiziarie e poi con le sue avventure politiche. (agg. di Silvana Palazzo)



IL NEMICO SGARBI LO SFOTTE SU TWITTER

Antonio Ingroia fermato all’aeroporto Roissy di Parigi in stato di ebbrezza: è questa la notizia che arriva dalla Francia e com’era scontato che fosse il fatto che l’ex magistrato sia stato trovato ubriaco ha scatenato molte reazioni ironiche soprattutto in Italia. Tra quanti non hanno perso occasione di sottolineare la brutta disavventura del magistrato palermitano ed ex leader di “Rivoluzione civile” bloccato allo scalo parigino c’è stato anche Vittorio Sgarbi. Il noto critico d’arte, da sempre ostile alla ricostruzione della “trattativa Stato-mafia” postulata dall’ex pm, è intervenuto sul proprio profilo Twitter con una battuta a dir poco pungente:”Ingroia era in Francia per la ‘trattativa’ Nero d’Avola-Cabernet Sauvignon“. Una punzecchiatura che era facile attendersi trattandosi di “nemici” storici: Ingroia deciderà di dire la sua sulla vicenda? (agg. di Dario D’Angelo)



ANTONIO INGROIA UBRIACO A PARIGI

Tempi duri per Antonio Ingroia, l’ex pm palermitano con un recente passato in politica come frontman della formazione Rivoluzione Civile, arenatasi alle Politiche del 2013 con un risultato di poco superiore al 2%. Questa volta per l’ex magistrato, però, i dispiaceri non riguardano né un’inchiesta finita male né un’esperienza politica fallimentare. Da registrare c’è infatti la brutta disavventura che lo ha visto protagonista in Francia nella giornata di ieri, venerdì 19 aprile 2019, quando è stato fermato all’aeroporto Roissy di Parigi in stato di ebbrezza. Un comportamento difficile da pronosticare per un personaggio come Ingroia che, stando a quanto riferito da La Repubblica, si trovava presso lo scalo parigino poiché intenzionato ad imbarcarsi su un volo per l’Italia: su quell’aereo, però, non è stato fatto salire.

ANTONIO INGROIA UBRIACO FERMATO IN AEROPORTO

Ingroia è stato fermato dalle guardie aeroportuali quando è emerso con chiarezza che l’ex magistrato antimafia era visibilmente ubriaco. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il palermitano quando è stato fermato dagli agenti non ha opposto resistenza: fonti dell’aeroporto riferiscono infatti che Ingroia ha accettato di essere fermato prima dell’imbarco ed è stato trasportato in una zona di Roissy lontana dai gate. Il consolato italiano a Parigi è stato avvertito dell’accaduto mentre Ingroia è stato fatto partire qualche ora più tardi, una volta ripresi i sensi e in grado di viaggiare senza arrecare danni a sé stesso e agli altri passeggeri, rientrando così in Italia. Dal diretto interessato, per il momento, non è arrivato alcun commento alla notizia: smentirà di essere stato fermato in stato di ebbrezza?