Alberto Vezzoler, la fidanzata e lo strudel da, o meglio con, 40 mila euro: la storia di San Dona del Piave sta facendo il giro del web, con il gruzzolo in nero andato in fumo. Repubblica evidenzia che l’uomo, accusato di aver evaso il fisco riciclando circa 40 milioni di euro all’estero, fu rinviato a processo nel 2011 per evasione fiscale per poi venire assolto nell’ottobre del 2017. Il nuovo arresto risale al maggio 2018, nel filone che ha portato al processo di Padova dove è emersa la clamorosa svista della sua compagna. Nei mesi successivi all’episodio l’inquirenti hanno iniziato a capire e documentare come avvenivano le movimentazioni di denaro di Vazzoler e complici, pronti a ripulire il denaro in nero con bonifici provenienti da banche svizzere poi indirizzati a società fittizie in Slovacchia, Repubblica Ceca e Dubai, per l’acquisto di lingotti d’oro. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



UNO STRUDEL DA 40 MILA EURO…

Venezia, nasconde 40 mila euro nello strudel ma la fidanzata lo mette in forno, bruciano il tesoretto in nero: la vicenda di Alberto Vezzoler ha dell’assurdo. Il sandonatese, arrestato nel 2016 con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale per aver portato denaro all’estero, ha perso un bel po’ di denaro a causa del tipico dolce: come riporta il Corriere della Sera, la fidanzata Silvia Moro ha rivelato alla sorella di aver mandato letteralmente in fumo ben 40 mila euro. Ecco l’intercettazione raccolta dagli inquirenti: «Ho fatto una cazzata, ho cucinato uno strudel e dentro al forno c’erano 40 mila euro che sono andati bruciati». Un episodio che ha segnato il dentista 52enne, che ha rivelato in un’altra intercettazione: «Ho paura ad avere tanto denaro liquido, adesso basta. Non voglio fare la fine di Fabrizio Corona quando gli hanno trovato nascosti in un controsoffito di casa 500 mila euro».



40 MILA EURO NELLO STRUDEL: LA RICOSTRUZIONE

Un’intercettazione che ha consentito alle forze dell’ordine di scoprire le ricche disponibilità di denaro contante di Alberto Vezzoler, che sarebbe poi finito all’estero. Una intercettazione ambientale che fa luce sul sistema illecito, con il dentista che spiega in un’altra occasione della sua necessità di nascondere i soldi nel forno, un metodo della nonna per contrastare il timore di un blitz della Guardia di Finanza. Dopo questo episodio, come dicevamo, il 52enne decise di non tenere mai più soldi all’interno dell’abitazione, così da essere sicuro di non correre alcun rischio. Esemplificativa un’intercettazione registrata alla fine del 2016 all’interno della sua Porsche: «Io faccio una pernacchia a tutti, io il grano me lo sono preso, mi pago i processi vado via».

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