Si è tenuto nella giornata di ieri l’interrogatorio di garanzia per la prof di Prato, l’oss 31enne che ha avuto un figlio da un ragazzino di soli 15 anni, a cui la stessa dava ripetizioni di inglese. La donna, ai domiciliari dallo scorso 25 marzo, ha ammesso di aver avuto una lunga relazione con il minorenne in questione, respingendo però le accuse di violenza sessuale, specificando che i rapporti non sono mai avvenuti prima dei 14 anni di età. La legge italiana vieta assolutamente qualsiasi tipo di rapporto fra un maggiorenne e un under-14, anche se consenziente. Un fatto cruciale su cui si basa l’intera indagine, visto che, se venisse dimostrata l’età “over 14” del minorenne, cadrebbero numerose aggravanti nei confronti della prof/oss. «La nostra assistita – le parole dei legali della donna, i difensori Mattia Alfano e Massimo Nistri, al termine dell’interrogatorio di due ore e mezza, come riporta Il Messaggero – ha chiarito la propria versione non modificandola, ha fornito spiegazioni al gip e ha risposto a tutte le sue domande».
FIGLIO DA UN ALUNNO, LA PROF DI PRATO SI DIFENDE
Peccato però che la versione della donna, indagata per violenza sessuale e atti sessuali con minore, non combaci con quella fornita dal ragazzo, ne tanto meno con i numerosi messaggi scambiati nelle chat fra i due, e già esaminati dagli inquirenti. Secondo il giovane, infatti, i rapporti con la prof di ripetizioni sarebbero iniziati quando lo stesso aveva soli 13 anni, una testimonianza che pregiudicherebbe e non poco la posizione della 31enne, mamma di un altro figlio di poco più piccolo rispetto al giovane amante. I difensori della donna non hanno chiesto la revoca dei domiciliari ma attendono che si pronuncerà il tribunale del Riesame, il prossimo 8 aprile. La procura ha invece chiesto al gip l’incidente probatorio sul racconto del 15enne. Resta infine indagato il marito della donna, per alterazione dello stato civile: avrebbe effettuato una falsa dichiarazione di paternità sul bimbo nato dal rapporto fra la moglie e l’adolescente.