I riflettori tornano ad accendersi sulla morte di Ivan Ciullo, in arte Navi, il giovane dj salentino trovato impiccato ad un albero di ulivo nelle campagne di Acquarica del Capo, in provincia di Lecce, il 22 giugno 2015. La famiglia ha sempre respinto con forza la tersi del suicidio ed ora per i suoi cari si apre un nuovo spiraglio, seppur doloroso ma utile per fare luce sulla morte del ragazzo. Come riferisce LeccePrima, la procura del capoluogo salentino ha infatti disposto la riesumazione della salma del ragazzo, originario di Racale con conseguente autopsia. Una decisione che giunge dopo che lo scorso marzo e per la terza volta, l’inchiesta sul caso di Ivan Ciullo fu riaperta dopo l’ennesima richiesta da parte della famiglia. Nei due casi precedenti il caso fu archiviato come un suicidio. Una ipotesi sulla quale i genitori del dj hanno sempre manifestato grande scetticismo non credendo affatto alla volontà del figlio di togliersi la vita. Sin da subito, Rita Bortone e Sergio Martella, mamma e papà di Ivan Ciullo, avevano chiesto che venisse eseguita l’autopsia sul corpo del giovane ma solo ora sarà eseguito l’esame autoptico che potrebbe di fatto smentire la tesi suicidiaria.



IVAN CIULLO, SUICIDIO O OMICIDIO? LA FAMIGLIA NON HA DUBBI

I consulenti di parte della famiglia Ciullo avrebbero eseguito tutti gli accertamenti necessari, portando così gli avvocati Valter Biscotti e Paolo Maci a sottolineare le troppe incongruenze presenti nel caso della morte del dj Navi. “Il caso deve essere riaperto perché abbiamo le prove scientifiche che si tratti chiaramente di un omicidio“, aveva detto senza mezzi termini lo scorso novembre l’avvocato Biscotti. Intanto, nel nuovo fascicolo d’inchiesta sulla morte del 34enne Ivan Ciullo, al momento l’ipotesi di reato resta quella iniziale, ovvero di istigazione al suicidio. Una sola persona è stata iscritta nel registro degli indagati – come atto dovuto – ovvero lo stesso uomo già coinvolto nelle precedenti indagini e con il quale pare che il dj avesse una relazione definita “tormentata”. Sul suo conto la procura aveva già eseguito tutti gli accertamenti del caso sebbene la sua posizione fosse stata subito archiviata. In merito alla richiesta della famiglia di Ivan relativa all’autopsia (mai eseguita, all’epoca dei fatti fu solo disposta una ispezione cadaverica esterna), sono state depositate in allegato anche le consulenze che proverebbero come il caso sia da configurarsi come un omicidio. Importanti novità potrebbero dunque giungere dopo la riesumazione del corpo di dj Navi.

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