Intervenuto al G7 dei Ministri dell’Interno, il capo del Viminale Matteo Salvini ha fatto il punto sulla Sea Eye: «Ho detto al collega tedesco che abbiamo appena scritto ufficialmente al governo tedesco dal Ministero degli Esteri visto che c’è una nave tedesca, con bandiera tedesca, con equipaggio tedesco che sta andando verso l’Italia. La nave è loro, il problema è loro, se la sbrighino loro: questa nave non avrà il permesso di entrare nelle acque territoriali italiane». Ha aggiunto il segretario federale della Lega: «Non sono l’unico che ha dubbi sulle Ong nel Mediterraneo: sono un problema e aiutano i trafficanti di esseri umani, non è una posizione solo leghista ma di pubblica condivisione. Ho chiesto al tedesco di intervenire su una nave che si dice tedesca per risolvere il problema». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LE ULTIME NOTIZIE SULLA SEA EYE
«Diffidiamo la nave dall’entrare in acque italiane»: così il Ministro degli Interni Salvini dopo che la Alan Kurdi ha annunciato di dirigersi verso le coste di Lampedusa, in Sicilia. Quando la nave della ong Sea Eye ha accolto i 64 migranti si è diretta prima verso nord, più vicino a Malta, salvo poi virare ad ovest ed arrivare a 30 miglia dalla costa siciliana: la reazione del Viminale non si è fatta attendere, «Altre vite messe a rischio da una Ong straniera, partita da acque libiche in direzione Italia: il nostro governo ha scritto al governo tedesco perche’ si faccia carico del problema e dal Viminale abbiamo diffidato la nave dall’entrare nelle acque italiane» avanza ancora il vicepremier Salvini. Con un tweet di questo pomeriggio la ong Sea Watch ha annunciato che «La Alan Kurdi cerca un porto sicuro per 64 persone. Piove e il vento sta aumentando di intensità. Il capitano ha deciso di portare tutte le persone sottocoperta. Siamo in stretto contatto con il ministero degli Esteri tedesco e speriamo in una soluzione rapida». (agg. di Niccolò Magnani)
NAVE ALAN KURDI “PRETENDE” PORTI ITALIA O MALTA
Dopo la polemica qualche giorno fa contro la Guardia Costiera italiana e libica, la nave Alan Kurdi ha rilanciato la richiesta a Italia e Malta perché accolgano i 64 migranti a bordo della nave di Sea Eye salvati mentre erano alla deriva su un gommone. «Ora chiediamo che Italia o Malta assegnino loro un porto sicuro di sbarco». Il comandante della nave Alan Kurdi ha spiegato che assieme agli uomini dell’equipaggio della nave ong hanno soccorso i rifugiati «perché eravamo i più vicini» alle acque territoriali libiche. Le varie autorità contattate, attacca ancora la ong, «non hanno risposto agli appelli». Il “nodo” del porto sicuro in Libia torna dunque di stretta attualità visto che già negli scorsi giorni il Governo italiano aveva tentato di porre la “giustificazione” in merito a direttive dell’Ue che con la missione Oim – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni – dava come «porto sicuro» quello in Libia. In realtà poi la Commissione Ue smentì tale versione e assieme all’UNHCR hanno dichiarato che i porti libici sono tutt’altro che sicuri, specie ore che la guerra tra Haftar e Al Serraj pare essere di nuovo ricominciata. (agg. di Niccolò Magnani)
SALVINI “ANDATE AD AMBURGO”
A pochi giorni dal caso Mare Jonio, l’Ong tedesca Sea Eye ha soccorso 64 migranti al largo della Libia che si trovavano a bordo di un gommone. Le persone sono al sicuro sulla nave Alan Kurdi, come riporta Repubblica, con Mediterranea Saving Human che ha inviato un messaggio al governo italiano: «Italia e Malta assegnino loro un porto sicuro di sbarco». Non è tardata ad arrivare la replica del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che su Facebook ha affermato: «Nave battente bandiera tedesca, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo. È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro. Bene, vada ad Amburgo».
NAVE ONG TEDESCA SEA EYE SOCCORRE 64 MIGRANTI: LE ULTIME
Si riapre il dibattito sul capitolo migranti dopo il caso legato alla Diciotti e alla Sea Watch, con il capo del Viminale che ha ribadito che i porti in Italia sono chiusi. Rai News evidenzia che l’allarme era scattato alle ore 10.00 su segnalazione di Alarm Phone, che aveva ricevuto una chiamata dall’imbarcazione situata al largo di Zuwarah. A bordo del gommone presenti anche dieci donne e sei bambini, con le operazioni di soccorso che si sono concluse pochi minuti fa: alcuni si sono inginocchiati per ringraziare il cielo, mentre altri sono avvolti nelle coperte dopo quanto affrontato. «Alan Kurdi ha svolto con successo l’operazione di soccorso, salvando 64 persone. Questo caso dimostra l’importanza dell’intervento della flotta civile», il commento su Twitter di Alarm Phone , ma ora resta da chiarire il destino della Ong tedesca Sea Eye: attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore.
?AGGIORNAMENTO
Nave battente bandiera tedesca??, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo.
È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro.
Bene, vada ad Amburgo.#portichiusi??— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 3 aprile 2019