Difende Roma e l’operato della propria amministrazione, il primo cittadino capitolino, Virginia Raggi. Ospite nel salotto del programma di La7, “Di Martedì”, la grillina non grida al complotto per gli incidenti degli ultimi tempi a Roma fra incendi ai Tmb, ai cassonetti, i guasti alle scale mobili… ma quasi: «Complotto? No, non ho detto questo ma è innegabile che sto cercando di cambiare un sistema, e che se qualcuno non ci sta reagisce, ed ecco i risultati». E a proposito dei rifiuti la Raggi annuncia: «Con Ama stiamo lavorando per ridurre l’indifferenziata e aumentare la quantità di frazioni separate», precisando poi che «in Italia ci sono la camorra, la ‘ndrangheta, sui rifiuti indifferenziati c’è un sistema su cui hanno lucrato tutti». Crepe anche nel servizio di trasporto pubblico Atac, protagonista sua malgrado di continui incidenti, leggasi i pullman bruciati per guasti che sono ormai all’ordine del giorno in quel di Roma: «La stiamo risanando – afferma la Raggi – stanno tornando nuovi autobus, poi però all’improvviso si fermano le scale mobili in tre stazioni centrali della metropolitana».



VIRGINIA RAGGI OSPITE DI LA 7

La Raggi si riferisce al blocco nelle stazioni della linea A della metro, Repubblica, Barberini e Spagna: «Abbiamo cacciato il manutentore – dice a riguardo il sindaco della Città Eterna – che ha detto che ci sono i trolley che ci vanno sopra». Quindi si passa a parlare di Salvini, che spesso e volentieri non riserva frasi al “miele” per la capitale: «Andiamo d’accordo sulle cose concrete. Non riuscirete a farmi litigare con Salvini. Sono andata anche da lui per chiedergli il daspo per gli ultrà violenti e i turisti che imbrattano i monumenti. Era molto d’accordo». La Raggi sembra sposare anche la linea di Salvini e del governo sul tema migranti: «L’esecutivo ha il merito di essere andato in Europa a ricordare che è un problema da condividere fra tutti, l’immigrazione è una questione che riguarda tutti, non solo l’Italia». Infine la vicenda dell’arresto di Marcello De Vito: «Lo abbiamo cacciato subito, è questa la nostra differenza rispetto ad altri partiti».

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