La Polizia di Stato ieri ha assestato un duro colpo alla mafia nigeriana di Palermo: arrestati 13 adepti nell’operazione “No Fly Zone”, che ha disarticolato il sodalizio criminale di stampo mafioso ribattezzato Eiye con ramificazione su tutto il territorio italiano. Tutto è partito dalla denuncia di una giovane nigeriana vittima di tratta e di sfruttamento della prostituzione, con le forze dell’ordine che sono riuscite a documentare riti di affiliazione choc: un adepto, dopo essere stato picchiato violentemente, costretto a bere un liquido composto dal suo stesso sangue e le sue lacrime. Ecco l’intercettazione riportata dai colleghi de Il Giornale: «Lacrime e sangue vengono mescolate con alcol, riso e tapioca, viene chiesto di giurare fedeltà e totale silenzio sulle pratiche dell’organizzazione». Questo, invece, il giuramento dei nuovi affiliati: «Debitamente giuro di sostenere Eiye confraternita moralmente, spiritualmente, finanziariamente e in qualsiasi altro modo e se non lo faccio, che il vulture (avvoltoio, ndr) spietato mi strappasse gli occhi…».



MAFIA NIGERIANA PALERMO: RITI VOODOO E SCHIAVITU’

Attività criminali, riti di affiliazione violenti ma anche riti voodoo e schiavitù. Scioccante la testimonianza di una vittima ai microfoni dell’Adnkronos, con l’immigrata costretta a prostituirsi anche nel corso della gravidanza. «Le prestazioni variavano dai 15 ai 20 euro, a me rimanevano solo 5 euro…. Prima di essere inviata in Italia fui sottoposta insieme ad altre ragazze ad un rito voodoo ci hanno fatto dei tagli e ci hanno fatto bere qualcosa». Prosegue la giovane: «Friday ci picchiava e minacciava di morte se non avessimo obbedito gli dovevamo dare i suoi 25mila euro», spiega a proposito delle promesse non mantenute e delle minacce ricevute attraversi i riti voodoo. E aggiunge: «Ho continuato a prostituirmi anche in gravidanza poiché Friday mi minacciava e picchiava se non lo facevo. Quando ho partorito, dopo circa una settimana, sono stata costretta nuovamente a prostituirmi fino a quando ho ascoltato il consiglio telefonico di mia mamma e mi sono rifiutata di continuare». Violenze terribili: «Friday ha iniziato a picchiarmi violentemente per convincermi a riprendere a prostituirmi mi ha picchiata per circa due mesi di seguito: mi dava sia schiaffi e mi colpiva con la cintura su tutto il corpo».



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