Proseguono le indagini in merito all’omicidio di Alberto Melone, il 19enne ucciso nella serata di venerdì 5 aprile in quel di Alghero, in provincia di Sassari. In carcere con l’accusa di omicidio vi è l’amico 18enne Lukas Saba, che dopo essere stato messo sotto torchio dagli inquirenti, ha confessato. Secondo la versione dello stesso presunto assassino però, il colpo partito dalla pistola, che avrebbe appunto ucciso Melone, sarebbe stato occidentale: «Stavamo giocando quando è partito un colpo accidentale». Vittima e carnefice erano amici da anni, si frequentavano spesso e volentieri, e in passato erano finiti nei guai per un’altra vicenda ancora sotto processo, ricorda La Nuova Sardegna. Peccato però che la versione del gioco finito male non sembra convincere più di tanto le forze dell’ordine, anche perché si tratterebbe della seconda ricostruzione fornita a polizia e carabinieri; inizialmente era infatti stato detto che un uomo aveva bussato alla porta e aveva poi sparato a Melone, ipotesi rivelatasi completamente infondata. L’accusa nei confronti di Lukas Saba resta quindi quella di omicidio volontario, e si sta cercando di fare luce in particolare sul movente. Le forze dell’ordine stanno ascoltando anche i testimoni presenti al momento dello sparo, due ragazzi amici della vittima e dell’omicida: nei loro confronti non vi è alcuna accusa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ALGHERO, OMICIDIO DI ALBERTO MELONE
Comunità di Alghero in lutto per l’omicidio di Alberto Melone, 19enne ucciso a colpi di pistola dall’amico 18enne Lukas Saba. Alghero News sottolinea che non sono chiare le motivazioni, ma non è escluso si trattasse di soldi o altro, e il primo cittadino è tornato sul dramma che ha colpito la Sardegna: «Il fatto di ieri notte è solo la punta di un iceberg che ci impone una reazione seria, fatta soprattutto di una proposta di valori, di attenzioni, di ascolti, di luoghi e di progetti. Ci riguarda tutti. Nessuno si tiri indietro». E, dopo aver parlato del problema droga, ha aggiunto: «Oggi è però ancora una giornata di dolore, di vicinanza concreta a Mariella e Antonello, di riflessione seria anche sulla nostra adeguatezza a essere testimoni e promotori di una proposta diversa di vita, di comunità educante, che esige, mentre ancora ci asciughiamo le lacrime, una forte reazione collettiva». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ARRESTATO L’AMICO 18ENNE CHE ERA CON LUI
Svolta nell’omicidio di Alghero: le forze dell’ordine hanno arrestato quello che sembrerebbe essere a tutti gli effetti l’omicida di Alberto Melone, il 19enne ucciso nella serata di ieri in un appartamento del centro storico. Come scrive la Nuova Sardegna, il killer o presunto tale, sarebbe Luca Saba, un ragazzo di 18 anni che era all’interno dell’abitazione dove si trovava la vittima, e che con grande probabilità conosceva la stessa. Inizialmente si pensava che l’assassino di Alberto fosse venuto da fuori: un ragazzo non meglio identificato avrebbe bussato alla porta di casa, e quando il giovane ha aperto sarebbe stato freddato con alcuni colpi di pistola. Ma la pista non ha mai convinto gli inquirenti, che fin da subito hanno diretto le loro attenzioni sui ragazzi che si trovavano nella casa della vittima al momento dell’omicidio. Messo sotto torchio con un lungo interrogatorio, alla fine Luca ha ceduto, ammettendo le proprie responsabilità. Ora bisognerà capire il movente di tale efferato omicidio e nel contempo se gli altri ragazzi presenti nell’abitazione abbiano coperto o meno l’assassino, depistando le indagini. Saba si trova al momento in carcere a Bancali, a disposizione dell’autorità giudiziaria. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OMICIDIO ALGHERO: 18ENNE UCCISO A COLPI DI PISTOLA
Omicidio nella serata di ieri ad Alghero, in Sardegna. Un giovane di 18 anni è stato freddato con alcuni colpi di pistola, e il tutto fa pensare che si sia trattato di un regolamento di conti. Come riferisce l’edizione online del quotidiano Nuova Sardegna, il 18enne avrebbe sentito bussare alla porta dell’appartamento in cui si trovava, attorno alle 21:30 di ieri, venerdì 5 aprile, e quando ha aperto si è trovato di fronte il suo assassino: questi ha aperto il fuoco, e alcuni colpi hanno raggiunto la vittima al petto. Il 18enne, che stava passando una serata in casa in compagnia di amici, è stato soccorso poco dopo dagli uomini del 118, ma quando l’ambulanza è giunta sul luogo incriminato non vi era ormai più nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate, il giovane è morto praticamente sul colpo. Subito dopo sono arrivati anche gli uomini dei carabinieri e della polizia che hanno avviato le indagini. Le forze dell’ordine hanno interrogato in caserma il padrone di casa in cui è avvenuto il delitto, un’abitazione situata nel cuore del centro storico, in piazza del Teatro, nella splendida cittadina sassarese.
OMICIDIO ALGHERO: UCCISO IL 18ENNE ALBERTO MELONE
Alberto Melone, così si chiamava la vittima, era molto conosciuto in paese visto che suo padre era il titolare del bar Trico, frequentatissimo ad Alghero. Nel giro di poco tempo si è sparsa la voce e sono numerose le persone che sono accorse sul luogo del delitto per scoprire cosa fosse successo. Anche il sindaco del paese, Mario Bruno, ha ricevuto la tremenda notizia, «Non ho più parole – ha spiegato attraverso la propria pagina Facebook – solo dolore», a rappresentare una piccola comunità che è ora sotto choc. Tra l’altro ad Alghero è il secondo omicidio efferato che si verifica nel giro di pochi mesi: a fine 2018, pochi giorni prima di Natale, venne ammazzata Michela Fiori, uccisa dal marito violento che non accettava la fine della loro storia.