Aveva la tubercolosi “silente” da 30 anni e ovviamente non lo sapeva ma poi il batterio si è misteriosamente risvegliato e ora l’emergenza a Motta di Livenza (Treviso) è massima: il tutto complicato dal fatto che il soggetto è una maestra di scuola elementare e che ad essere contagiati sono stati bambini, altri insegnanti e personale della scuola nel piccolo comune veneto. Secondo l’Unità Sanitaria Locale la maestra all’inizio di marzo ha mostrato di avere il batterio della tubercolosi, rimasto nascosto per quasi trent’anni: i primi risultati hanno portato diversa preoccupazione per l’intera comunità di Motta di Livenza con il bilancio che ora vede 10 contagiati e 40 “positivi” entrati in contatto con l’insegnante in queste ultime settimane quando la Tbc si è risvegliata. Come riporta La Tribuna di Treviso, ieri il professor Giovanni Rezza – Istituto superiore di sanità, nonché massimo esperto di tubercolosi in Italia – ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l’insolito caso: «un evento inusuale, ma tutte le persone contagiate sono in trattamento farmacologico e stanno rispondendo bene alle cure» ha spiegato l’esperto davanti ai 400 alunni e genitori della scuola elementare contagiata.



10 MALATI, 40 CONTAGIATI

Come spiega Il Gazzettino, è scattata una task force allestita dall’Usl della Marca valuterà (assieme all’Istituto superiore di sanità) che dovrà valutare la possibilità di «sottoporre a screening anche tutti gli studenti di seconda media, per massima precauzione, usciti dalla scuola elementare di Motta nel giugno del 2017». Si tratta di oltre una centinaia di ragazzini, come conferma la Usl: «I risultati dei test orientano verso la conferma dell’infettività della maestra caso indice anche nel corso del 2018 spiegano dall’Usl la settimana prossima l’equipe di specialisti dell’azienda sanitaria, dedicata alla gestione del focolaio epidemico, affiancata dall’Istituto superiore di sanità, valuterà l’ipotesi di sottoporre a test Mantoux, precauzionalmente, anche gli alunni usciti dalla primaria di Motta nel giugno 2017». Sempre secondo la Usl locale non è detto che non si troveranno altre positività alla Tbc nelle prossime settimane, ma si saprà solo dopo l’ultimo screening prima del 20 maggio quando il Test di Mantoux (la prova per verificare la tubercolosi, ndr) verrà ripetuta nuovamente su su tutte le persone risultate negative al primo test.

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