Se alcuni residenti hanno definito la zona in cui è stato rinvenuto il cadavere di una giovane donna “tranquilla”, non sarebbero della stessa idea gli abitanti di Stradello Toni, in particolare Claudia Silvestri. La donna, come spiega TvQui.it, dieci anni fa rimase vittima di un altro episodio violento, una rapina che colpì la sua famiglia ed il piccolo figlio di 4 anni. Claudia abita esattamente a pochi metri dal luogo in cui è stato ritrovato il corpo nudo e con segni di violenza della donna per la quale si ipotizza un omicidio. Ed oggi torna nuovamente la paura, una costante, ormai, tra i residenti della periferia nord che devono fare i conti con strade spesso prive di illuminazione e che proprio di sera diventano il luogo ideale per incontri legati allo spaccio di droga ed alla prostituzione. Nella zona ovviamente, oltre a non esserci occhi indiscreti mancherebbero anche telecamere pubbliche di videosorveglianza. Non si esclude che il delitto della giovane sia avvenuto in un contesto di prostituzione in quanto proprio il punto del ritrovamento del corpo coincide con quello descritto dai residenti come ricco di movimenti di auto con donne a bordo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NUDA E CON SEGNI DI VIOLENZA, È GIALLO

Resta un giallo il ritrovamento macabro avvenuto nella tarda mattinata di oggi alla periferia di Modena. Il cadavere di una giovane donna di nazionalità straniera si trovava senza vestiti e con segni di violenza in un canale. La scoperta è stata compiuta da un passante che si trovava in compagnia del suo cane e che ha poi provveduto prontamente ad allertare le forze dell’ordine, subito intervenute. Al momento non si aggiungono ulteriori particolari al dramma ma sembra essere confermata l’ipotesi iniziale dell’omicidio almeno stando ai segni di morte violenta sul corpo della vittima. La Scientifica sta compiendo tutti i rilievi del caso al fine di chiarire non solo le cause della morte ma anche il tempo trascorso dalla giovane donna nel canale. Intervistato dal quotidiano Il Resto del Carlino un residente ha commentato: “Questa p una zona abbastanza tranquilla, non vediamo mai persone strane né scambi di droga”. L’uomo ha spiegato che per via della presenza di una pista ciclabile la zona è spesso frequentata da bambini e famiglie. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CADAVERE RITROVATO IN UN CANALE

E’ giallo in merito ad un ritrovamento choc avvenuto oggi nella periferia di Modena, dove nella mattinata di oggi, domenica 7 aprile, è stato rinvenuto il corpo senza vita di una giovane donna. Stando alle primissime informazioni trapelate dal quotidiano Il Resto del Carlino, la giovane sarebbe stata rinvenuta nuda in un canale in stradello Toni, un posto in aperta campagna tra Modena e Albareto. Le prime notizia parlerebbero di tutt’altro che un semplice incidente in quanto sul cadavere della vittima sarebbero stati rinvenuti segni evidenti di una violenza subita. Anche per tale ragione, la prima ipotesi al vaglio degli inquirenti sarebbe proprio quella dell’omicidio. Sul posto è prontamente giunta la squadra mobile della polizia che ha già avviato tutte le indagini del caso per fare luce sull’identità della vittima e chiarire la dinamica di quello che sembra avere tutti i contorni di un terribile delitto.



MODENA, CORPO DI DONNA IN UN CANALE: IPOTESI OMICIDIO

Il corpo nudo rinvenuto oggi nel canale ad Albareto sembrerebbe appartenere ad una giovane straniera. Sul posto è giunta anche l’automedica ma i soccorritori, nonostante le manovre messe in atto nel tentativo di rianimare la vittima, non hanno potuto fare altro se non constatarne il decesso. Agli inquirenti, ora, il compito arduo di chiarire da quanto tempo il cadavere fosse nel canale. Sul posto sarebbe già al lavoro anche la squadra della Scientifica. Secondo le poche informazioni al momento disponibili, a lanciare per primo l’allarme sarebbe stato intorno a mezzogiorno un cittadino del posto che stava portando a spasso il proprio cane. La zona, come spiega ModenaToday, sarebbe piuttosto isolata e secondo quanto riferito dai residenti, pare che l’area sia spesso frequentata da coppie che si appartano proprio nel luogo del ritrovamento del cadavere.