Il programma “Le Iene” torna a occuparsi della strage di Erba, perché la Corte di Assise di Como si rifiuta di far analizzare i reperti trovati sulla scena del crimine, e mai approfonditi finora, contravvenendo a quanto stabilito nel luglio scorso dalla Cassazione. della L’inviato Antonino Monteleone è andato a chiedere spiegazioni al cancelliere che distrusse parte dei reperti, forse fondamentali per accertare la verità su quanto accaduto. Si tratta di reperti come il possibile materiale biologico sotto alle unghie del bambino Youssef Marzouk o i capelli trovati sulla sua felpa. Potrebbero dare una svolta alle indagini o capovolgere la posizione giudiziaria di Rosa Bazzi e Olindo Romano. “Le Iene” parla dunque dell’ennesimo colpo di scena in un rimpallo di responsabilità tra Cassazione, Corte d’assise di Como e Corte d’assise di Brescia. E questo rimpallo va avanti da ormai quasi cinque anni. “Qualcuno ha paura che vengano fatte queste analisi?”, si chiede la difesa degli unici due condannati in via definitiva per la strage di Erba, che chiedeva di analizzare quei reperti mai esaminati.
STRAGE DI ERBA, REPERTI RIMASTI MAI ANALIZZATI
La domanda della difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi nasce dal fatto che questo rifiuto arriva dopo un episodio che ha costretto il ministero della Giustizia Alfonso Bonafede a inviare gli ispettori a Como, proprio il giorno in cui la Cassazione decideva che fosse la Corte d’Assise di Como a dover avviare l’analisi di quei reperti. Proprio il 12 luglio 2018, nonostante un divieto esplicito di distruzione dei reperti, un cancelliere del tribunale di Como, incredibilmente, aveva mandato al macero proprio parte dei reperti. La cosa ancora più assurda di tutta questa vicenda, spiegano “Le Iene”, è il fatto che l’altra parte di questi reperti, che si riteneva fosse andata distrutta, è stata invece fortuitamente ritrovata all’interno di alcune scatole e plichi, sempre al tribunale di Como. Dal canto suo, la Corte d’Assise di Como in un documento (potete visualizzarlo cliccando qui) spiega che la decisione su eventuali nuove analisi dei reperti rimasti debba tornare alla Cassazione. E lo fa appellandosi ad un’altra sentenza che però riguarda un altro caso, non quello della strage di Erba. E dunque oggi “Le Iene” affronta questo rimpallo di competenze tra i tribunali italiani e va a parlare con Angelo Fusaro, il cancelliere del tribunale di Como responsabile della distruzione dei reperti.