Con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, antonio Ingroia smentisce insieme alla moglie Giselle la notizia arrivata nei giorni scorsi secondo cui sarebbe stato fermato all’aeroporto di Parigi poiché “ubriaco”. L’ex pm antimafia ha chiarito:”Si sono inventati che io sarei stato ubriaco- dice – è tutto falso, tutto quello che è uscito sui giornali è falso. Il Comandante mi ha chiesto se avevo bevuto e ho detto che avevo bevuto due bicchieri di vino a pranzo. A partire dal fatto che sono stato rispedito in Italia, come vedete non è vero. Sono in America centrale per lavoro. E addirittura hanno detto che ero così ubriaco che ero svenuto, una falsità Lo possono testimoniare pure i funzionari dell’ambasciata che sono venuti ad accompagnarmi. Insomma, le false informazioni dominano. Queste false notizie hanno campeggiato su molte prime pagine di giornali che si ritengono seri, e saranno querelati. Ma per ora pensiamo alla Pasqua”. (agg. di Dario D’Angelo)
LA SMENTITA DI ANTONIO INGROIA
Antonio Ingroia non ci sta: dopo lo scalpore suscitato dalla notizia del suo fermo all’aeroporto di Parigi poiché in stato di ebbrezza, rivendica con forza il fatto di non essere mai stato ubriaco, anzi! L’ex pm antimafia, come riportato dal Corriere della Sera, afferma:”Ma quale ubriaco è stato solo un banale litigio. Una sciocchezza: non ero per niente sbronzo. C’è stata una lite con uno steward per una banale questione di assegnazione di posto. A quel punto il comandante si è vestito di autorità e per difendere un membro dell’equipaggio che si era comportato male si è inventato che ero un pericolo”. Ingroia ammette però di aver alzato la voce:”Ho aperto un diverbio verbale, ma a quel punto ho subito un secondo torto: hanno affermato che avevo bevuto troppo…che poi sarebbero un paio di bicchieri di vino durante il pranzo consumato a terra”.
ANTONIO INGROIA, “NON ERO UBRIACO”
Dunque quella di Antonio Ingroia è una versione in tutto e per tutto differente da quella diffusa dai media nei giorni scorsi, secondo cui l’ex magistrato folgorato dalla politica sarebbe stato fermato dal personale dell’aeroporto Roissy di Parigi poiché letteralmente sbronzo. Ingroia, che rivendica con un certo orgoglio di trovarsi in america Latina “per lavoro anche nel giorno di Pasquetta”, al contrario azzarda un paragone che certamente fornirà ai suoi detrattori un nuovo pretesto per attaccarlo, definendo la sua “piccola disavventura” per certi versi simile a quella che ha interessato il fondatore di Wikileaks, Julian Assange:”Anch’io sono stato vittima di un uso pretestuoso della sicurezza”. Ingroia, in un video-difesa pubblicato su Facebook conclude inviando “gli auguri ad amici e nemici che diffondono false notizie”.