Sicuramente il progetto artistico di Banksy ha fatto centro ancora una volta. Il grande artista ha visto diventare molto rapidamente virale il video postato su Instagram in cui la polizia municipale di Venezia lo allontana al momento di installare una sua opera. 2,3 milioni di visualizzazioni già ottenute ma i numeri aumentano molto rapidamente: sicuramente l’attenzione verso la sua performance è stata maggiore in questo modo rispetto al vederla tranquillamente rivendicata, con l’artista che è stato allontanato mentre stava girando un video in cui presentava il suo murales, dedicato alle stragi di bimbi migranti nel mar Mediterraneo. E così lo street artist ha creato di nuovo qualcosa che ha catturato l’attenzione a livello mondiale: missione compiuta per Banksy. (agg. di Fabio Belli)
LA REPLICA DELLA MUNICIPALE
Sta facendo ancora discutere, aggiungendo una nuova polemica dopo l’esclusione dell’artista inglese dalla Biennale della città lagunare, l’episodio di cui è stato vittima Banksy che in Piazza San Marco a Venezia è stato allontanato dagli uomini della Polizia Municipale perché scambiato per un venditore abusivo non in possesso del permesso necessario. A svelarlo un video postato da Banksy sul proprio profilo Instagram e che mostrava come il murales apparso sulla facciata di una abitazione (e che ricordava le tanti stragi di bimbi migranti nel Mar Mediterraneo) fosse opera sua. Peccato che l’uomo, il cui volto era oscurato, venga avvicinato a un certo punto da due vigili che lo invitano ad andarsene senza nemmeno chiedergli i documenti. Tuttavia, nelle ultime ore è arrivata la replica dei vertici della Polizia Municipale veneziana che, tramite il comandante Marco Agostini, ha fatto sapere che non hanno potuto scoprire il volto di Banksy perché i video delle telecamere di sorveglianza della piazza del 9 maggio sono state cancellate dopo una settimana, vale a dire il 16, impedendo loro “di fare uno scoop”. (agg. di R. G. Flore)
LE REAZIONI DEL WEB
Banksy
allontanato da Piazza San Marco come un pittore abusivo: quanto accaduto a Venezia ha fatto il giro del web, con l’ennesima provocazione dell’artista che ha acceso il dibattito sui social network. Queste le parole di Cecile Kyenge: «Bellissima l’opera che Banksy ha portato a Venezia per condannare l’inquinamento delle grandi navi nella Laguna. Contro il dissesto della Laguna, contro il turismo di massa che porta allo spopolamento, per restituire Venezia ai suoi cittadini avanti con #VeneziaCapitaleVerde». E sono molti a schierarsi dalla parte del misterioso artista: «#Banksy espone in incognito a Venezia e i vigili lo mandano via perchè senza permesso. Le grandi navi invece il permesso continuano ad averlo», «Quello che ha fatto #Banksy a Venezia la trovo la cosa più bella, assurda e geniale degli ultimi 10 anni. Esiste ancora qualcuno che ti fa meravigliare per qualcosa», «Solo noi italiani possiamo dire no all’arte, no a #Banksy e accogliere a braccia aperte le navi da crociera. Preferisco l’artista abusivo al parcheggiatore abusivo, preferisco una Venezia a numero chiuso e tutelata, che vederla sprofondare tra i turisti». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“VISTO CHE NON MI INVITANO…”
E’ stato a Venezia lo street artist del momento, Banksy, ovviamente, in grande incognito. Il misterioso artista ha esposto alcuni dipinti ad olio nei pressi di piazza San Marco, prima di essere cacciato dalla polizia municipale perché sprovvisto delle autorizzazione necessarie per montare la sua bancarella. «Avremmo potuto scoprire il volto di Banksy – le parole del comandante dei vigili, Marco Agostini, riportate dall’edizione online de Il Fatto Quotidiano – ma le telecamere di sorveglianza della piazza hanno effettuato la ripresa il giorno 9 maggio e sono state cancellate il 16. Peccato, sarebbe stato uno scoop». A svelare la performance dell’irriverente artista è stato lo stesso Banksy, che ha pubblicato un video sulla propria pagina Instagram accompagnato dalla didascalia: «Sto preparando la mia bancarella alla Biennale di Venezia. Nonostante sia il più grande e prestigioso evento artistico del mondo, per qualche motivo non sono mai stato invitato». Un filmato che ha fatto in breve tempo il giro del web, ottenendo svariati like provenienti dai suoi quasi 6 milioni di follower. Non è la prima volta che Banksy viene avvistato a Venezia, visto che negli scorsi giorni era spuntata un’immagine in uno dei tanti rii della laguna, che facesse pensare proprio all’artista inglese conosciuto in tutto il mondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BANKSY A VENEZIA: BANCARELLA ABUSIVA
Nuova performance artistica di Banksy. Il celebre e misterioso street artist ha pubblicato su Instagram e poi su Youtube un video che mostra lo stesso esporre a Venezia una piccola bancarella con dei dipinti. Nel filmato si vede un artista di strada, non si sa se sia proprio Banksy o meno, che allestisce appunto una serie di quadri, che nel complesso riproducono una nave da crociera nella Laguna, maestosa fra le gondole e il campanile di piazza San Marco. Come evidenziato da Artribune.it, nel filmato in questione si sentono un paio di commenti, come ad esempio una signora che notando i dipinti di Banksy esclama: «È veramente bello, anche più bello di quello che abbiamo visto in Biennale». Un altro passante, invece, si sofferma in particolare sulla nave da crociera: «Le navi da crociera possono andare a navigare, ma questo è un mostro!». Ad un certo punto, però, l’esposizione viene interrotta dalle forze dell’ordine, con i vigili che si avvicinano all’artista chiedendogli i documenti, e poco dopo, lo stesso Banksy costretto a smontare tutto e ad andarsene, con una crociera sullo sfondo.
BANKSY: BANCARELLA ABUSIVA A VENEZIA
Sono due i temi che probabilmente lo stimato street artist ha voluto sollevare, quello della Biennale di Venezia, grande evento a cui lo stesso Banksy non è mai stato invitato, e le navi da crociera. Su quest’ultima vicenda vi è in corso ormai da anni un acceso dibattito, e recentemente il ministero delle infrastrutture ha fatto sapere: «L’Unesco lo dice da tempo in modo chiaro: Venezia potrebbe diventare un sito a rischio. E le grandi navi contribuiscono in modo pesante a compromettere il delicatissimo equilibrio tra arte e natura su cui si regge la vita in Laguna». Chiara anche la posizione del sindaco della laguna, Brugnano, che intervistato dai microfoni di VeneziaToday ha confessato: «Noi abbiamo le competenze a livello mondiale sulla cantieristica navale, non possiamo smontare la nostra filiera industriale, la stanno smontando perché non conoscono nulla, sono ignoranti allo sbaraglio». Di seguito il video di quanto accaduto