Scontri a Bologna tra antifascisti, ragazzi dei centri sociali e polizia per il comizio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, in vista delle elezioni Europee. Come riportato da “La Repubblica”, circa un migliaio di manifestanti si sono radunati in piazza Maggiore nel pomeriggio per un presidio antifascista. Successivamente alcuni antagonisti hanno tentato di rompere i cordoni che proteggevano piazza Galvani, dov’era atteso il leader del movimento di estrema destra, con grate di ferro e blindati che impedivano l’accesso alla strada, via dell’Archiginnasio. Proprio in quel punto è scattata la carica, molto violenta, degli agenti in tenuta antisommossa che hanno cominciato a respingere gli attivisti. Negli scontri sono stati rovesciati anche i tavolini di un bar: alcuni manifestanti hanno poi cercato di aiutare il gestore del locale a sistemare. Nei tafferugli si contano alcuni contusi e una studentessa è stata fermata e poi rilasciata con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
BOLOGNA, SCONTRI A COMIZIO FORZA NUOVA
Il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, è arrivato in piazza Galvani intorno alle 19:30, con un’ora di ritardo. Nel suo intervento, nota “La Repubblica”, sono state usate parole provocatorie:”Le cose stanno cambiando. Una volta l’antifascismo contava il 90% della società italiana, oggi il 7-8% al massimo. Nessuno ci può allontanare da strade e piazze”. Fiore ha aggiunto:”Molte delle idee che circolano a livello governativo nascono da Forza nuova: la sovranità monetaria, il blocco dell’immigrazione, la Russia nell’Europa, la tutela della famiglia tradizionale. Salvini da politico intelligente dice quello che la gente vuole sentire e conferma che le nostre idee stanno vincendo”. Fiore ha anche detto di aver apprezzato “l’invocazione alla Madonna, che ha un significato particolare per noi italiani. Mi ci riconosco, anche lì abbiamo preceduto i tempi”.