Durante lo spoglio delle schede della quinta votazione, terminata ancora con una fumata nera dal momento che il quorum non è stato raggiunto, è emerso una quindicina di volte il nome di Rosario Monteleone e, in ogni occasione, questo “Carneade” della politica italiana è stata accolto da scroscianti applausi. Chi sia mai costui è facile da scoprire, perché questo è un uomo che non passa spesso inosservato, data la sua mole “importante” che fa di lui – segretario ligure dell’Udc – letteralemente, un pezzo grosso del Consiglio regionale della Liguria, di cui è Presidente dal 2010, dopo esserne stato consigliere per cinque anni e aver ricoperto, per l’intera legislatura, la carica di vicepresidente dell’Assemblea legislativa. La sua Regione l’ha inoltre scelto come uno dei grandi elettori da inviare a Montecitorio per eleggere il Presidente della Repubblica e dove, in quest’ultima votazione, sembra sia risultato uno dei più votati subito dopo Rodotà, proposto dal MoVimento 5 Stelle, e l’uscente Napolitano. I motivi che possano aver spinto i “grandi elettori” a sceglierlo sono attualmente sconosciuti, anche se – c’è da sottilineare – il nome Monteleone non è certo il più strano saltato fuori dagli scrutini: in questa tornata un paio di voti sono andati anche ai cantautori Francesco Guccini e a Francesco De Gregori, e qualche giorno fa, il solito burlone aveva avuto l’ardire di votare l’attore hard Rocco Siffredi.