È “la voce” del Partito Democratico, classificato come “giovane turco”, appartiene al club dei quarantenni. Andrea Orlando, ministro per le Politiche ambientali nel governo Letta, spezzino, classe 1969, vanta una lunga carriera politica tutta all’interno del Pd e qualche “disavventura” extrapolitica che l’ha portato “frequentare” le pagine di gossip. A soli 20 anni, nel 1989, è segretario provinciale della Fgci – l’organizzazione giovanile del Pci – e l’anno successivo viene eletto nel consiglio comunale di La Spezia e rieletto nelle file del Partito Democratico di Sinistra di cui diventa nel 1995 segretario cittadino. Assessore dal 1997 al 2002. Paarallelamente prosegue la carriera all’interno del paritto: nel 200 entra nella segreteria regionale come responsabile degi enti locali e nel 2001 è segretario provinciale; nel 2003 è chiamato nella Direzione nazionale e nel 2006 nella segreteria nazionale. Nel 2008 viene eletto deputato con il Pd e a novembre assume l’incarico di portavoce del partito. Nel 2010 breve passaggio nel consiglio provinciale di La Spezia e nel 2011 viene nominato prima presidente del Forum Giustizia del Pd e quindi commissario del partito a Napoli. È qui che sale alla ribalta delle cronache con il coinvolgimento in feste un po’ troppo “mondane” mentre l’anno precedente aveva subito il ritiro della patente per guida con un tasso alcolemico superiore al consentito.



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