Anna Maria Cancellieri è il nuovo ministro della Giustizia, dopo aver ricoperto nel governo tecnico di Mario Monti il ruolo di Ministro dell’Interno. La scelta di Anna Maria Cancellieri per un ministero chiave come quello della Giustizia è stata sicuramente oggetto di un compromesso virtuoso tra le istanze di Pd e Pdl che sul tema della giustizia (sia dell’amministrazione ordinaria che delle riforme) la vedono molto diversamente. La Cancellieri miete consensi trasversalmente, anche all’interno della Lega Nord per esempio. Stimata da Maroni, allora ministro dell’Inter, guidò come commissario il Comune di Bologna dopo le dimissioni di Delbono in seguito agli scandali. Fece un ottimo lavoro e il centrodestra le propose la candidatura per una lista civica. Lei si rifiutò di schierarsi per mantenere un profilo rigorosamente super-partes. E questa equidistanza si azzera solo nel campo del tifo calcistico. Grande tifosa romanista, Anna Maria Cancellieri si concede un giudizio poco equilibrato solo se si tratta di giudicare Totti e compagni. Nell’ultima legislatura sciolse il primo capoluogo di provincia per mafia, Reggio Calabria (il Pdl ancora se ne lamenta) e dovette gestire la sentenza sulla scuola Diaz che non fu certo favorevole alle forze dell’ordine. Impegnata in prima linea in una fattiva lotta per la parità dei sessi, provocatoriamente si espresse a favore dell’abolizione della Festa della donna “siamo molto meglio degli uomini, è una festa che io abolirei”.