Carlo Trigilia, nuovo ministro della coesione territoriale del Governo Letta, è un accademico di fama, molto noto per i suoi studi che mettono al centro il Sud, il suo sviluppo e la sua cultura. L’amicizia con Enrico Letta è di lunga data, come anche la reciproca stima. Esperto di sistemi economici e sociali regionali, Carlo Trigilia è originario della Sicilia (Siracusa) ma da anni insegna Sociologia Economica all’Università di Firenze. Uno studioso schivo, ma anche molto calato nella società, intimamente convinto che il Sud sia una risorsa per il Paese. Per Enrico Letta deve essere stata la persona ideale per cercare di accostare i lembi di una ferita tra Nord e Sud che in questi anni, anche per colpa della crisi è andata acuendosi. Un cursus honorum internazionale (professore ad Harvard) ha insegnato sia all’Università di Palermo che in quella di Trento, girando così virtualmente tuta l’Italia. Il professor Trigilia ha studiato lo sviluppo territoriale in Italia con ricerche sulle regioni di piccola impresa della Terza Italia e del Mezzogiorno. Più di recente si è occupato del tema dello sviluppo locale e dei distretti high-tech in Europa e delle reti sociali nei processi di innovazione. Numerose le pubblicazioni. Tra queste il saggio uscito nel 2012 ‘Non c’è Nord senza Sud’ (ed. Il Mulino) in cui sostiene che la crescita dell’Italia si decide nel Mezzogiorno e che il Paese non avrà uno sviluppo solido se nel Mezzogiorno non si avvierà una crescita capace di autosostenersi. Raggiunto dalla notizia è sembrato molto emozionato, “cercherò di dare il massimo”, ha chiosato con grande semplicità.



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