È uno dei pochi “non giovani”: in un governo composto per la maggioranza da quarantenni, presidente del Consiglio compreso, il nuovo ministro dell’Economia è, con i suoi 71 anni, decisamente fuori quota. È però risaputo che un ministero delicato come quello dell’economia si affida sempre, e a maggior ragione in un periodo di gravissima crisi economica e finanziaria come quello che stiamo vivendo, a persone di navigata esperienza nel settore. Saccomanni infatti vanta una carriera ultraquarantennale nella Banca d’Italia, di cui fino ad oggi è stato direttore generale, incarico assunto nel 2006. Nato a Roma il 22 novembre 1942, laureato in Economia e commercio all’università Bocconi di Milano, ha studiato anche all’Università di Princeton, negli Stati Uniti. Nel 1967 entra a lavorare in Banca d’Italia, per il cui conto ha prestato la sua opera anche al Fondo monetario internazionale, alla Banca centrale europea e presso l’Unione europea. Dal 2003 al 2006 è stato vicepresidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.



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