Al Miur, dopo Francesco Profumo, è la volta di Maria Chiara Carrozza. E’ l’ex rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – che ha guidato per due mandati – a raccogliere il testimone dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il nuovo capo del governo Enrico Letta ha voluto e ottenuto che a Viale Trastevere ci fosse una personalità del mondo accademico italiano di primo piano. Nata nel 1965 a Pisa, il neoministro delll’Istruzione si è laureata in Fisica nel 1990 nell’Università di Pisa, dove ha conseguito il dottorato in Ingegneria presso la Scuola superiore Sant’Anna della stessa città. In questo ateneo ha assunto la cattedra di Bioingegneria e Robotica e sempre al Sant’Anna, dal 2004 è stata a capo della divisione Ricerche. Maria Chiara Carrozza ha ricoperto incarichi strategici in diversi progetti di ricerca europei, vanta numerose pubblicazioni ed ha al suo attivo anche una quindicina di brevetti nazionali e internazionali. Ha tenuto insegnamenti e collaborazioni scientifiche nelle Università di Vienna, Waseda (Tokyo) e nell’Università cinese dello Zhejiang.



Maria Chiara Carrozza è stata eletta alla Camera in occasione delle ultime elezioni politiche (24 e 25 febbraio 2013) nella circostrizione Toscana, dove era capolista del Partito democratico. A candidarla è stato l’ex segretario Pier Luigi Bersani, che ha voluto il neoministro Carrozza nel listino delle “quote nazionali”, comprendenti quegli esponenti del mondo della cultura e delle professioni che non sono passati attraverso le primarie.



“Con spirito di servizio metto a disposizione la mia esperienza per convincere gli italiani che l’istruzione e la conoscenza sono pedine fondamentali per la ripresa culturale ed economica dell’Italia” ha detto il nuovo ministro. “Dobbiamo aiutare i più meritevoli a studiare secondo i dettami della Costituzione, dare fiducia ai ricercatori e offrire nuove motivazioni a tutto il corpo insegnante. Dobbiamo dare forza e prospettive alle imprese, costruendo un Paese che individui grandi aree di investimento, di ricerca, di innovazione nell’industria, nell’agricoltura e nei servizi”.

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