Dopo una lunga militanza prima in Forza Italia e poi nel Pdl, Mario Mauro ha abbandonato qualche mese fa il centrodestra per passare a Scelta civica, il nuovo partito fondato dall’ex premier Mario Monti. Una scelta che ha destato clamore, anche perché nel Pdl svolgeva un ruolo di primo piano ma conseguente a scelte analoghe, ad esempio la nascita di Fratelli d’Italia da parte di altri ex membri del Pdl. Una diaspora che ha segnato un momento particolare del Pdl, poi ricompattatosi nel nome di Berlusconi. Per Mario Mauro questo è l’esordio come ministro di un governo dopo una lunga esperienza europea che lo ha portato anche a ricoprire il ruolo di vicepresidente del parlamento europeo. Nato in Puglia, a San Giovanni Rotondo nel 1961, Mauro è laureato in filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La sua attività politica comincia come responsabile nazionale per la scuola e l’università di Forza Italia: nel 1999 viene eletto per la prima volta al Parlamento europeo sempre come esponente di Forza Italia. Viene rieletto nel 2004 e dal 2004 al 2009 è uno dei quattordici vicepresidenti del Parlamento europeo. Ancora rieletto nel 2009, questa volta nel Pdl: nello stesso anno viene nominato capo della delegazione del Pdl al Parlamento europeo. Diventa poi rappresentante perosnale dell’Osce nel periodo che va dal 2009 al 2011, contro razzismo, xenofobia e discriminazione. In particolare svolge il suo compito a difesa dei cristiani perseguitati nel mondo. Aderisce quindi a Scelta Civica nel gennaio del 2013: il motivo, come dirà in uno storico discorso davanti al Parlamento europeo che ha avuto il consenso della stragrande maggioranza del Partito popolare europeo è la decisione di Silvio Berlusconi a candidarsii nuovamente e del Pdl di allearsi con la Lega Nord. Viene eletto senatore di Scelta civica nel febbraio di quest’anno ed è stato nominato ministro della difesa.