Tiziano Treu, 75 anni, l’uomo delle riforme del lavoro e delle pensioni in Italia negli anni Novanta, assumerà la carica di commissario straordinario dell’Inps. Tra qualche mese, dopo il parere delle commissioni parlamentari, dovrebbe essere nominato presidente dell’Istituto di previdenza. Treu sostituisce il commissario Vittorio Conti, al quale ieri è scaduto il mandato, che era stato scelto dal governo Letta. Il neoeletto commissario straordinario ha alle spalle una lunga carriera accademica internazionale come giuslavorista, Treu ha tenuto una collaborazione, nella sua attività di studioso, con il sindacato, la Cisl in particolare, e anche con associazioni internazionali di diritto del lavoro e relazioni industriali. Nel biennio dal ’90 al ’92 è stato membro della Commissione di garanzia sul diritto di sciopero. Nel ’92 poi è stato assessore esterno del comune di Milano con responsabilità di affari istituzionali, educazione, economia del lavoro e problemi sociali. È stato ministro del Lavoro con il governo Dini e poi con il governo Prodi, il primo, in tutto da gennaio 1995 a ottobre 1998. Da ottobre 1998 a dicembre 1999 è stato ministro dei Trasporti nel primo governo D’Alema. Treu nel 2001 è stato eletto al Senato nel collegio uninominale di Venezia-Mestre, ha poi aderito alla Margherita e ha fatto parte della XI Commissione Lavoro, previdenza sociale. In Veneto, nel 2006, è stato rieletto senatore per la Margherita, quindi membro del gruppo dell’Ulivo e presidente della Commissione Lavoro. Il 13 aprile 2008 è stato vicepresidente della Commissione Lavoro, previdenza sociale e infine nel 2013 è diventato componente del Cnel. (Serena Marotta)



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