Giovanni Legnini è il nuovo vicepresidente del Consiglio Superiore della magistratura. 55 anni, già sottosegretario all’Economia nel governo Renzi, è stato eletto nel corso della riunione presieduta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con 20 voti a favore, tre schede bianche, una a favore di Fanfani e una nulla. Polemiche invece per l’esclusione di Teresa Bene, l’avvocato in quota Pd dichiarato all’unanimità “ineleggibile” dalla Commissione di verifica perché non ha maturato i quindici anni di esercizio della professione forense richiesti dall’articolo 104 della Costituzione. Giovanni Legnini, nato nel gennaio 1959 a Roccamontepiano (Chieti), è stato eletto al Senato nel luglio 2004, ricoprendo il ruolo di membro della quinta Commissione Bilancio e Programmazione Economica, membro della Commissione parlamentare consultiva per l’attuazione della riforma amministrativa e membro della Commissione speciale per l’infanzia e i minori. Viene rieletto a Palazzo Madama alle politiche del 2006 nella lista Ds in Abruzzo, e poi ancora alle elezioni del 2008. Nel maggio 2013 viene nominato sottosegretario all’Editoria nel governo Letta, mentre dal 28 febbraio 2014 è sottosegretario all’Economia nel governo Renzi. Il 10 settembre scorso è stato invece eletto nuovo consigliere laico del Csm in quota Pd.



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