In attesa di vederla da Cr4 – La Repubblica delle Donne, Vittoria Schisano è stata ospite a Forum dove oggi è stato affrontato il delicato tema della disforia di genere. «Un bambino a 3-4 anni sa chi è, è successo anche a me. La società mi diceva di vestirmi da maschio e di avere una fidanzatina, e io l’ho avuta ma non c’è stato mai niente», ha raccontato l’attrice. Schisano sostiene che i genitori debbano osservare di più i figli e assecondarli, anziché cercare di condizionarli come se fosse davvero possibile imporre un orientamento sessuale. «Non è una maglia rosa a far sentire un bambino una femmina. È una cosa della natura: si nasce gay, omosessuali, eterosessuali o nel corpo sbagliato. Un bravo genitore asseconda il figlio nel processo di crescita. Non ci si può opporre alla propria natura». Vittoria Schisano ha portato l’esempio di sua madre: «Anche mia madre, quando le ho detto di sentirmi omosessuale e poi donna, è caduta dal pero, eppure non mi comportavo da maschio». E poi ha ammesso: «Sì, sono stata vittima anche io di bullismo». Ma ha potuto contare sul supporto della sorella: «Avevo ed ho un rapporto meraviglioso con lei, è il modello di donna a cui mi sono ispirata. Con lei mi confidavo e non mi chiedeva nulla. Quando le dissi che mi sentivo donna, lei mi rispose che lo aveva sempre saputo». Clicca qui per vedere il suo intervento. (agg. di Silvana Palazzo)

Vittoria Schisano a Cr4 – La Repubblica delle donne

Vittoria Schisano

, stasera ospite da Piero Chiambretti a Cr4 – La Repubblica delle Donne, è sempre più protagonista del mondo dello spettacolo. Lo dimostra la sua partecipazione a Femmina, lo show diretto da Francesco Pingitore al Salone Margherita di Roma questo mese. Entusiasta il pubblico che ha partecipato all’evento teatrale e che ha manifestato il proprio apprezzamento sui social, congratulandosi con Vittoria per il suo nuovo successo. In particolare interverrà in studio per dire la sua su una polemica ancora calda e che riguarda l’ultimo spot pubblicitario della Gilette, accusato di essere troppo femminista. Quale sarà il punto di vista della Schisano? Negli ultimi mesi si è dovuta difendere dall’etichetta ‘trans’ che le viene spesso attribuita, nonostante sia chirurgicamente una donna a tutti gli effetti. Un particolare che tuttavia potrebbe non renderla femminista a tutti i costi, come una novella Giovanna d’Arco.

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Un modo nuovo di concepire l’universo femminile

Vittoria Schisano

ha di certo fatto la storia come donna, grazie ad un modo del tutto nuovo di concepire l’universo femminile e lo dimostrerà stasera a Cr4 – La Repubblica delle donne. Non per diritto di nascita ma per scelta, per una battaglia che si poteva dire conclusa diversi anni fa e che invece la spinge ancora adesso a prendere le proprie difese di fronte a chi non dimentica i suoi natali. Il nome della Schisano è infatti associato spesso ai due termini “attrice trans”, ma Vittoria si ribella e non ci sta. Come è accaduto di recente di fronte al turbine di social in cui si è ritrovata inghiottita. Troppi e troppo, tanto che ha deciso inizialmente di eliminare Facebook. Per un’attrice della sua portata, avvenente e seducente, il social network più indicato forse è Instagram? Sembra proprio di sì, almeno rispetto alla frequenza con cui aggiorna il suo profilo. Fra gli ultimi post la rivelazione sulla lettura che sta affrontando in questi giorni: il libro La Contessa di Giovanni Ciacci. Immediata la risposta di un fan in particolare, che fra i commenti fa notare come il titolo si adatti facilmente alla stessa Schisano. Solo che nel suo caso il termine corretto è “Conte(s)sa”, come sottolinea.

La storia di Vittoria