In occasione delle celebrazioni per il 27esimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, vittima della sanguinosa strage di Capaci, Raiuno ha dedicato in mattinata uno speciale in diretta dall’Aula Bunker di Palermo. Un modo per commemorare le vittime di mafia, adombrato però da tutta una serie di gaffe che sono state pronunciate soprattutto in apertura dal conduttore Franco Di Mare. Il giornalista di Unomattina, colto forse dall’emozione per la giornata dalla grande importanza simbolica, ha prima ricordato la “strage di Via Capaci” (confondendola forse con quella di Via D’Amelio in cui rimasero uccisi 57 giorni dopo Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta”. Successivamente, rivedendo proprio la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il giornalista ha aggiunto che i due magistrati antimafia non poterono assistere alla celebrazione del Maxiprocesso perché uccisi prima. Le terribili stragi di mafia del 1992 in realtà accaddero proprio dopo la conclusione in Cassazione del Maxiprocesso. Cosa Nostra decise di vendicarsi scagliandosi prima contro i due giudici e l’anno seguente contro l’eurodeputato Salvo Lima, ucciso per non essere stato in grado di modificare la sentenza in Cassazione.
GAFFE FRANCO DI MARE: ANZALDI INTERVIENE
Dopo le gaffe di Franco Di Mare in diretta tv su Raiuno, non è tardata ad arrivare la replica da parte del deputato Pd Michele Anzaldi, che da componente della Commissione di Vigilanza Rai ha denunciato l’errore commesso dal conduttore e giornalista parlando di “Pressappochismo inaccettabile e brutta pagina per la Rai”. Anzaldi ha quindi aggiunto: “Come si fa a incappare in un errore del genere? Possibile che nessuno abbia controllato? Possibile che direttori, vice direttori, capiredattori, vice capiredattori, capi struttura, autori non abbiano vigilato sul testo del conduttore?”. Ha quindi parlato di “scivolone grave” avvenuto in un programma che si è trasformato in una vera e propria “passerella del Governo a tre giorni dalle elezioni: non soltanto è intervenuto il premier Conte, ma hanno parlato anche i ministri Bussetti, Bonafede e Salvini”. Quindi ha chiosato: “Quella di oggi è stata una brutta pagina per la Rai”.