Lei riversa per terra senza vita in una pozza di sangue. Lui in piedi, l’arma con cui aveva fatto fuoco poco prima contro la moglie ancora in pugno. E’ questa la scena che si sono trovati di fronte questa mattina all’ora di pranzo i carabinieri intervenuti a Cave dopo la chiamata dei vicini della coppia di Cave, alle porte di Roma, dove si è consumato un terribile femminicidio. I due stavano per separarsi, ma non c’era quel retroterra di violenze e degrado che solitamente suona come un campanello d’allarme troppo spesso inascoltato in questi casi. Come riportato da TGCom24, il killer Antonio Brigida era un autotrasportatore e volontario della Croce Rossa ad Olevano Romano. Così come la moglie, l’uomo aveva dei figli da matrimoni precedenti: all’arrivo dei carabinieri sul luogo del delitto non ha opposto resistenza. (agg. di Dario D’Angelo)
I DUE STAVANO PER SEPARARSI
Emergono ulteriori dettagli rispetto al femminicidio verificatosi questa mattina a Cave, alle porte di Roma, dove il 59enne Antonio Brigida, trasportatore, ha sparato e ucciso la moglie, la 45enne Carmen Vernica di nazionalità romena, al culmine di una lite. Secondo quanto appurato da “Il Messaggero” i due stavano per separarsi e forse proprio una discussione sulla fine del loro rapporto potrebbe avere scatenato la furia omicida dell’uomo. L’assassino, all’arrivo dei carabinieri in un appartamento di via delle Noci, aveva ancora la pistola in mano, mentre la donna era già morta. Tanto Antonio Brigida quanto Carmen Vernica avevano nel loro passato delle storie finite con delle separazioni. Un epilogo che evidentemente sembrava destinato a caratterizzare anche la loro storia, ma che Brigida forse non era intenzionato ad accettare. (Dario D’Angelo)
UOMO SPARA ALLA MOGLIE E LA UCCIDE
L’Italia continua a fare i conti con la piaga del femminicidio: un nuovo caso si è verificato a Cave, alle porte di Roma, dove un uomo ha sparato alla moglie finendo per ucciderla. Lo riporta “Il Messaggero”, sottolineando che il delitto si sarebbe consumato al culmine di una lite furibonda tra coniugi. L’allarme è stato dato dai vicini di casa della coppia, che intorno alle 12 di oggi, martedì 7 maggio 2019, hanno avvertito nitidamente il rumore di alcuni spari, e hanno allertato le autorità. Sul posto si sono precipitati immediatamente i carabinieri, i quali, al loro arrivo nell’appartamento di via Noci a Cave si sono trovati davanti ad una scena terribile: con l’uomo ancora armato e la donna ormai priva di vita, al punto che ogni tentativo di soccorrerla è risultato inutile. Ma qual è il movente di questo assassinio?
FEMMINICIDIO A CAVE
Le motivazioni che hanno portato l’uomo ad aprire il fuoco contro la propria moglie e ad ucciderla? Ovviamente a rispondere a questa domanda dovranno essere gli inquirenti, che sentiranno la versione del marito per tentare di capire se tra i due c’erano frizioni o dissidi tali da lasciare immaginare un epilogo tragico come quello verificatosi quest’oggi in quel di Cave, alle porte di Roma. Eppure dai primi accertamenti è emerso che tra marito e moglie non risultano precedenti episodi di violenza. Come riportato da Il Messaggero, sul posto si attende l’arrivo del medico legale e del pm di turno della Procura di Tivoli. Secondo quanto appreso da Roma Today, la pistola con cui l’assassino, un uomo di 59 anni, ha sparato sarebbe legalmente detenuta per uso sportivo.